Quella del cardinale agostiniano Egidio da Viterbo (1472-1532) è una delle personalità più rappresentative e influenti della cultura filosofica italiana del primo Cinquecento. Allievo e, per molti versi, erede di Marsilio Ficino, ne prosegue l’opera mediante un’ardita operazione di recupero della sapienza pagana. Conoscitore delle lingue antiche e orientali – dal greco all’ebraico, dall’aramaico all’arabo – elabora un ideale di riforma conservatrice della Chiesa ispirato a un profetismo che trae alimento dalla qabbalah, di cui è – come sostenuto da François Secret – il più grande cultore nel mondo cristiano. Ispiratore teologico di alcuni dei capolavori dell’arte del Rinascimento – dagli affreschi di Raffaello in Vaticano a quelli di Michelangelo nella cappella Sistina, dall’opera letteraria di Giovanni Pontano a quella di Jacopo Sannazaro – Egidio rappresenta il punto di raccordo di alcune delle istanze più caratteristiche della sua epoca. Il libro di John W. O’Malley costituisce la migliore sintesi del pensiero egidiano, nella quale appaiono condensati in maniera esemplarmente completa tutti i risultati della moderna indagine scientifica sull’agostiniano e dalla quale hanno preso le mosse i successivi sviluppi della ricerca. Il saggio introduttivo di Angelo Maria Vitale, che accompagna l’edizione italiana del volume, ricostruisce in modo sistematico le linee lungo le quali si è articolata la ricerca sull’agostiniano sino ad oggi.
Chiesa e riforma in Egidio da Viterbo. Uno studio sul pensiero del Rinascimento
angelo maria vitale
2021
Abstract
Quella del cardinale agostiniano Egidio da Viterbo (1472-1532) è una delle personalità più rappresentative e influenti della cultura filosofica italiana del primo Cinquecento. Allievo e, per molti versi, erede di Marsilio Ficino, ne prosegue l’opera mediante un’ardita operazione di recupero della sapienza pagana. Conoscitore delle lingue antiche e orientali – dal greco all’ebraico, dall’aramaico all’arabo – elabora un ideale di riforma conservatrice della Chiesa ispirato a un profetismo che trae alimento dalla qabbalah, di cui è – come sostenuto da François Secret – il più grande cultore nel mondo cristiano. Ispiratore teologico di alcuni dei capolavori dell’arte del Rinascimento – dagli affreschi di Raffaello in Vaticano a quelli di Michelangelo nella cappella Sistina, dall’opera letteraria di Giovanni Pontano a quella di Jacopo Sannazaro – Egidio rappresenta il punto di raccordo di alcune delle istanze più caratteristiche della sua epoca. Il libro di John W. O’Malley costituisce la migliore sintesi del pensiero egidiano, nella quale appaiono condensati in maniera esemplarmente completa tutti i risultati della moderna indagine scientifica sull’agostiniano e dalla quale hanno preso le mosse i successivi sviluppi della ricerca. Il saggio introduttivo di Angelo Maria Vitale, che accompagna l’edizione italiana del volume, ricostruisce in modo sistematico le linee lungo le quali si è articolata la ricerca sull’agostiniano sino ad oggi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.