Gli studi sugli eventi di moto, dopo una prima necessaria fase di definizione e di rielaborazione teorica, si sono dedicati in maniera crescente a descrizioni e ad analisi basate su corpora. L’assenza non solo di una metodologia di classificazione standard, ma anche di parametri e valori condivisi, rende difficile il confronto tra i risultati presentati nei vari lavori pubblicati, e produce risultati non facilmente verificabili e solo parzialmente riutilizzabili. In questo lavoro intendiamo mostrare l’utilità di un sistema di annotazione della rappresentazione linguistica degli eventi di moto (chiamato Modeg) attraverso lo studio di un corpus parallelo costituito da un testo in latino e dalle sue traduzioni nelle principali lingue romanze. Oggetto di analisi sono volgarizzamenti e traduzioni in portoghese, spagnolo, francese, italiano e rumeno pubblicati dal XV al XX secolo della Ab Urbe Condita di Tito Livio messi a confronto tra di loro e con il testo latino. I brani presentati in questo lavoro sono stati scelti per la loro significatività al fine della classificazione tipologica della codifica del moto degli eventi descritti, e riguardano: l’espressione della direzione in frasi il cui verbo principale esprime la maniera del movimento; l’espressione della maniera del movimento in un evento che prevede l’attraversamento di un confine; l’espressione in uno stesso enunciato di più sfondi rispetto a cui si articola il percorso. Le analisi condotte sui risultati della annotazione hanno permesso di individuare l’utilizzo delle diverse costruzioni linguistiche impiegate per la descrizione di uno stesso evento di moto, ma anche di verificare la loro diffusione nello spazio e nel tempo, e di valutarne la dimensione quantitativa. Lo schema di annotazione Modeg dimostra di essere in grado di individuare, discriminare e mettere a confronto i tratti linguistici rilevanti a un livello di dettaglio adeguato sia a cogliere i fenomeni di variazione intra- e inter-linguistica (sul piano sincronico e diacronico) sia a estrapolare indicazioni utili per la classificazione (macro-)tipologica.

Una proposta di schema di annotazione degli eventi di moto applicato al latino e alle lingue romanze

Claudio Iacobini
Conceptualization
;
Alfonsina Buoniconto
Data Curation
2023-01-01

Abstract

Gli studi sugli eventi di moto, dopo una prima necessaria fase di definizione e di rielaborazione teorica, si sono dedicati in maniera crescente a descrizioni e ad analisi basate su corpora. L’assenza non solo di una metodologia di classificazione standard, ma anche di parametri e valori condivisi, rende difficile il confronto tra i risultati presentati nei vari lavori pubblicati, e produce risultati non facilmente verificabili e solo parzialmente riutilizzabili. In questo lavoro intendiamo mostrare l’utilità di un sistema di annotazione della rappresentazione linguistica degli eventi di moto (chiamato Modeg) attraverso lo studio di un corpus parallelo costituito da un testo in latino e dalle sue traduzioni nelle principali lingue romanze. Oggetto di analisi sono volgarizzamenti e traduzioni in portoghese, spagnolo, francese, italiano e rumeno pubblicati dal XV al XX secolo della Ab Urbe Condita di Tito Livio messi a confronto tra di loro e con il testo latino. I brani presentati in questo lavoro sono stati scelti per la loro significatività al fine della classificazione tipologica della codifica del moto degli eventi descritti, e riguardano: l’espressione della direzione in frasi il cui verbo principale esprime la maniera del movimento; l’espressione della maniera del movimento in un evento che prevede l’attraversamento di un confine; l’espressione in uno stesso enunciato di più sfondi rispetto a cui si articola il percorso. Le analisi condotte sui risultati della annotazione hanno permesso di individuare l’utilizzo delle diverse costruzioni linguistiche impiegate per la descrizione di uno stesso evento di moto, ma anche di verificare la loro diffusione nello spazio e nel tempo, e di valutarne la dimensione quantitativa. Lo schema di annotazione Modeg dimostra di essere in grado di individuare, discriminare e mettere a confronto i tratti linguistici rilevanti a un livello di dettaglio adeguato sia a cogliere i fenomeni di variazione intra- e inter-linguistica (sul piano sincronico e diacronico) sia a estrapolare indicazioni utili per la classificazione (macro-)tipologica.
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