La presente ricerca affronta il delicato problema della portata e del campo di applicazione del principio del contraddittorio nel procedimento amministrativo, con particolare riferimento all’istituto del cd. preavviso di rigetto (art. 10-bis legge 7 Agosto 1990 n. 241 s.m.i) nel rapporto dialettico con la categoria dogmatica e giurisprudenziale della cd. inesauribilità del potere amministrativo. Vista la complessità del tema, il lavoro prende le mosse dall’esame del regime del principio del contraddittorio nell’ordinamento giuridico multilivello e negli stati europei di civil law della Francia, Spagna e Germania. Segue l’illustrazione della natura giuridica e funzione del procedimento amministrativo, presupposto necessario per l’inquadramento al suo interno del cd. diritto al contraddittorio; distinguendosi tra diritto sostanziale o di base e diritto/interesse procedimentale, ed esaminando accuratamente le varie posizioni della dottrina. Viene illustrato anche il presupposto di tale esercizio (obbligo di comunicazione dell’avvio del procedimento), e i contenuti essenziali di questo diritto, nonché i vizi di legittimità e di merito derivanti dalla lesione del diritto del contraddittorio e più in generale del diritto di difesa. Poi, si affronta il grave problema del rapporto tra lo speciale istituto del preavviso di rigetto e la concezione della cd. inesauribilità del potere amministrativo. Ad avviso della scrivente, la difesa del principio del giusto procedimento, è un valore irrinunciabile; tanto più, che la dottrina ritiene che il procedimento debba costituire il luogo degli assetti definitivi del procedimento stesso (cd. “one shot secco”); anche se la giurisprudenza, al momento, è orientata verso la possibilità di riedizione del potere amministrativo con temperamenti (cd.“one shot temperato”).
Il principio del contraddittorio nel procedimento amministrativo
Rosa Amatucci
2023
Abstract
La presente ricerca affronta il delicato problema della portata e del campo di applicazione del principio del contraddittorio nel procedimento amministrativo, con particolare riferimento all’istituto del cd. preavviso di rigetto (art. 10-bis legge 7 Agosto 1990 n. 241 s.m.i) nel rapporto dialettico con la categoria dogmatica e giurisprudenziale della cd. inesauribilità del potere amministrativo. Vista la complessità del tema, il lavoro prende le mosse dall’esame del regime del principio del contraddittorio nell’ordinamento giuridico multilivello e negli stati europei di civil law della Francia, Spagna e Germania. Segue l’illustrazione della natura giuridica e funzione del procedimento amministrativo, presupposto necessario per l’inquadramento al suo interno del cd. diritto al contraddittorio; distinguendosi tra diritto sostanziale o di base e diritto/interesse procedimentale, ed esaminando accuratamente le varie posizioni della dottrina. Viene illustrato anche il presupposto di tale esercizio (obbligo di comunicazione dell’avvio del procedimento), e i contenuti essenziali di questo diritto, nonché i vizi di legittimità e di merito derivanti dalla lesione del diritto del contraddittorio e più in generale del diritto di difesa. Poi, si affronta il grave problema del rapporto tra lo speciale istituto del preavviso di rigetto e la concezione della cd. inesauribilità del potere amministrativo. Ad avviso della scrivente, la difesa del principio del giusto procedimento, è un valore irrinunciabile; tanto più, che la dottrina ritiene che il procedimento debba costituire il luogo degli assetti definitivi del procedimento stesso (cd. “one shot secco”); anche se la giurisprudenza, al momento, è orientata verso la possibilità di riedizione del potere amministrativo con temperamenti (cd.“one shot temperato”).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.