La pratica delle attività motorie e sportive è spesso collegata al gioco e alla salute, due mondi apparentemente distanti ma che in realtà trovano un punto di contatto in una capacità naturale dell’essere vivente: la giocosità. Intesa come un percorso per tutta la vita e inserita in un contesto di apprendimento, descriveremo come la giocosità possa offrire opportunità concrete di benessere, di miglioramento della qualità della vita oltre che della performance motoria e sportiva, diventando modalità e veicolo dell’esperienza corporea intenzionale. Partendo dalle differenti teorie del gioco e affacciandosi sulle più recenti ricerche in ambito neuromotorio, collegandole alle più attuali metodologie di allenamento, l’articolo si muoverà in una prospettiva che dal lifelong learning conduce al lifelong playing.
GIOCO, GIOCARE, GIOCOSITÀ: PROSPETTIVE PER UN LIFELONG PLAYING
Agosti Valeria
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2024-01-01
Abstract
La pratica delle attività motorie e sportive è spesso collegata al gioco e alla salute, due mondi apparentemente distanti ma che in realtà trovano un punto di contatto in una capacità naturale dell’essere vivente: la giocosità. Intesa come un percorso per tutta la vita e inserita in un contesto di apprendimento, descriveremo come la giocosità possa offrire opportunità concrete di benessere, di miglioramento della qualità della vita oltre che della performance motoria e sportiva, diventando modalità e veicolo dell’esperienza corporea intenzionale. Partendo dalle differenti teorie del gioco e affacciandosi sulle più recenti ricerche in ambito neuromotorio, collegandole alle più attuali metodologie di allenamento, l’articolo si muoverà in una prospettiva che dal lifelong learning conduce al lifelong playing.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.