La Corte di Giustizia torna a pronunciarsi in materia di protezione dei dati personali e responsabilità, con una sentenza che, per i motivi che a breve saranno passati in rassegna, è destinata a far discutere a lungo. È infatti la prima volta che i giudici del Lussemburgo prendono posizione sul rapporto tra misure di sicurezza, di cui all’art. 32 del Regolamento (UE) n. 2016/679 (RGPD), e danni non patrimoniali (o immateriali, per riprendere la terminologia dell’art. 82 RGPD, che conseguono alla violazione dei dati personali.

Danni non patrimoniali per violazione dei dati personali: verso un’alluvione giudiziaria?

Giovanni Maria Riccio
2024-01-01

Abstract

La Corte di Giustizia torna a pronunciarsi in materia di protezione dei dati personali e responsabilità, con una sentenza che, per i motivi che a breve saranno passati in rassegna, è destinata a far discutere a lungo. È infatti la prima volta che i giudici del Lussemburgo prendono posizione sul rapporto tra misure di sicurezza, di cui all’art. 32 del Regolamento (UE) n. 2016/679 (RGPD), e danni non patrimoniali (o immateriali, per riprendere la terminologia dell’art. 82 RGPD, che conseguono alla violazione dei dati personali.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4862916
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