Il regime fascista si servì frequentemente delle sue organizzazioni giovanili per ragioni di politica estera e lo sport fu uno dei principali strumenti usati dai giovani per stringere e consolidare relazioni internazionali. I Guf erano l’organizzazione coinvolta più spesso in attività sportive con i rappresentanti di altri Paesi e fino alla metà degli anni ’30 ebbero un ruolo di primo piano nella Confederazione internazionale degli studenti. Dopo la guerra di Etiopia, però, si allontanarono dal movimento universitario internazionale, coltivando rapporti solo con la Germania nazista e con pochi altri Paesi. La diplomazia studentesca, infatti, seguiva la più generale evoluzione delle relazioni internazionali italiane. L’articolo si propone di analizzare il ruolo delle attività sportive universitarie nella politica estera del regime fascista e di metterne in evidenza i risultati e i limiti, sulla base dei documenti conservati presso l’Archivio centrale dello Stato e l’Archivio storico-diplomatico del Ministero degli affari esteri.
Lo sport universitario nelle relazioni internazionali dell’Italia fascista
Erminio Fonzo
In corso di stampa
Abstract
Il regime fascista si servì frequentemente delle sue organizzazioni giovanili per ragioni di politica estera e lo sport fu uno dei principali strumenti usati dai giovani per stringere e consolidare relazioni internazionali. I Guf erano l’organizzazione coinvolta più spesso in attività sportive con i rappresentanti di altri Paesi e fino alla metà degli anni ’30 ebbero un ruolo di primo piano nella Confederazione internazionale degli studenti. Dopo la guerra di Etiopia, però, si allontanarono dal movimento universitario internazionale, coltivando rapporti solo con la Germania nazista e con pochi altri Paesi. La diplomazia studentesca, infatti, seguiva la più generale evoluzione delle relazioni internazionali italiane. L’articolo si propone di analizzare il ruolo delle attività sportive universitarie nella politica estera del regime fascista e di metterne in evidenza i risultati e i limiti, sulla base dei documenti conservati presso l’Archivio centrale dello Stato e l’Archivio storico-diplomatico del Ministero degli affari esteri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.