Attraverso una nuova lettura della novella L’onda di Luigi Pirandello, pubblicata nel 1894 nella raccolta Amori senza amore, il saggio si propone di dimostrare come già nel fin de siècle l’autore siciliano, seppur legato ancora a una scrittura di tipo verista, mostri i primi segni della modernità novecentesca, primo fra tutti la comparsa della scissione della personalità. Tuttavia, applicando la teoria del desiderio mimetico formulata dall’antropologo francese René Girard nel saggio Menzogna romantica e verità romanzesca alla novella di Pirandello, si comprende come, a differenza delle forme consuete con cui Pirandello rappresenta il tema del doppio, nella novella L’onda il personaggio principale scopra il suo alter ego proprio per mezzo del desiderio di emulare l’altro, il rivale, arrivando addirittura al punto di volerne possedere ogni bene.
Dal desiderio mimetico alla scoperta dell'altro da sé. Per una lettura girardiana de L'onda di Luigi Pirandello
Giovanni Genna
2019-01-01
Abstract
Attraverso una nuova lettura della novella L’onda di Luigi Pirandello, pubblicata nel 1894 nella raccolta Amori senza amore, il saggio si propone di dimostrare come già nel fin de siècle l’autore siciliano, seppur legato ancora a una scrittura di tipo verista, mostri i primi segni della modernità novecentesca, primo fra tutti la comparsa della scissione della personalità. Tuttavia, applicando la teoria del desiderio mimetico formulata dall’antropologo francese René Girard nel saggio Menzogna romantica e verità romanzesca alla novella di Pirandello, si comprende come, a differenza delle forme consuete con cui Pirandello rappresenta il tema del doppio, nella novella L’onda il personaggio principale scopra il suo alter ego proprio per mezzo del desiderio di emulare l’altro, il rivale, arrivando addirittura al punto di volerne possedere ogni bene.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.