Negli ultimi anni l’implosione delle nuove tecnologie della comunicazione nelle nostre vite ha creato nuove rappresentazioni della violenza, creandone anche delle nuove tipologie, o consentendo alle vecchie una maggiore visibilità. Considerando il fenomeno dell’hate speech, nata nei contesti della digital society, vi si riscontra l’agire come affermazione del sé e del suo opposto, annientamento dell’altro. La rabbia, la violenza delle parole che spesso si usano nel web contro l’altro, è spesso fine a sé stessa, non producendo alcun risultato, se non il desiderio di negare l’altro come soggetto degno di alcun rispetto. L’obiettivo è quello di affermare un sé, non dunque un “Noi” – se pur nell’illusione che le proprie idee siano condivise con un altro indefinito. Questo tipo di violenza, che si esercita con l’obiettivo di avere ritorni positivi sul proprio sé, si svolge pur sempre su un palcoscenico, virtuale che, implica, pur sempre, una forma di riconoscimento sociale.
Introduzione: Ripensare il fenomeno della violenza nella digital society
Giuseppe Masullo;
2023-01-01
Abstract
Negli ultimi anni l’implosione delle nuove tecnologie della comunicazione nelle nostre vite ha creato nuove rappresentazioni della violenza, creandone anche delle nuove tipologie, o consentendo alle vecchie una maggiore visibilità. Considerando il fenomeno dell’hate speech, nata nei contesti della digital society, vi si riscontra l’agire come affermazione del sé e del suo opposto, annientamento dell’altro. La rabbia, la violenza delle parole che spesso si usano nel web contro l’altro, è spesso fine a sé stessa, non producendo alcun risultato, se non il desiderio di negare l’altro come soggetto degno di alcun rispetto. L’obiettivo è quello di affermare un sé, non dunque un “Noi” – se pur nell’illusione che le proprie idee siano condivise con un altro indefinito. Questo tipo di violenza, che si esercita con l’obiettivo di avere ritorni positivi sul proprio sé, si svolge pur sempre su un palcoscenico, virtuale che, implica, pur sempre, una forma di riconoscimento sociale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.