The art. 2615 ter, paragraph 2, of the Civil Code, allowing the statute to provide for the duty of new contributions of money from the members, is one of the profiles with the most problematic impact in the reconstruction of the interferences between the regulation of profit-making companies and the consortium's object, introducing a specific way of organizing the business of the company. It is, therefore, a profile which, if on an internal level, affects the consortium relationship between the company and its members, enhances, on an operational level, the role of the director’s body and requires a reduction of the role of the shareholders' meeting. Hence, the need to reconstruct the discipline of such clauses in compliance with the areas of the organization in which this clause is intended to explain its effects.
L’art. 2615 ter, comma 2, c.c., nel consentire che lo statuto preveda la possibilità di imporre nuovi apporti di denaro da parte dei soci, segna uno dei profili di maggiore impatto problematico nella ricostruzione delle interferenze tra disciplina delle società lucrative e oggetto consortile, introducendo una specifica modalità di organizzazione dell’attività sociale. Si tratta, quindi, di un profilo che, se sul piano interno, incide sul rapporto consortile tra società e soci, esalta, sul piano dell’attività, il ruolo dell’organo amministrativo e impone di ridimensionare il ruolo dell’assemblea dei soci. Di qui, l’esigenza di ricostruire la disciplina di siffatte clausole nel rispetto degli ambiti dell’organizzazione nei quali tale clausola è destinata a spiegare i propri riflessi.
Brevi riflessioni sulla natura e la disciplina dei contributi ex art. 2615-ter, comma 2, c.c. nelle società consortili (con riferimento particolare alle c.d. clausole di ribaltamento)
Giovanni Agrusti
2024
Abstract
L’art. 2615 ter, comma 2, c.c., nel consentire che lo statuto preveda la possibilità di imporre nuovi apporti di denaro da parte dei soci, segna uno dei profili di maggiore impatto problematico nella ricostruzione delle interferenze tra disciplina delle società lucrative e oggetto consortile, introducendo una specifica modalità di organizzazione dell’attività sociale. Si tratta, quindi, di un profilo che, se sul piano interno, incide sul rapporto consortile tra società e soci, esalta, sul piano dell’attività, il ruolo dell’organo amministrativo e impone di ridimensionare il ruolo dell’assemblea dei soci. Di qui, l’esigenza di ricostruire la disciplina di siffatte clausole nel rispetto degli ambiti dell’organizzazione nei quali tale clausola è destinata a spiegare i propri riflessi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.