Le tecnologie di riconoscimento facciale, alimentate spesso da algoritmi di intelligenza artificiale, rappresentano una delle applicazioni più avanzate, ma anche più controverse, nell’ambito dei dati biometrici. Il quadro normativo, attualmente vigente, sebbene tenti di regolamentare il fenomeno, allo stato rimane incompleto rispetto alla gestione complessiva delle informazioni in esame, specie se in considerazione delle vulnerabilità associate alla tutela delle libertà fondamentali. Emergono, infatti, con forza le criticità legate alla potenziale erosione della “privacy” ed ai rischi di sorveglianza di massa. Occorre, pertanto, invocare un approccio responsabile e consapevole, capace di garantire che queste tecnologie, potenti e pervasive, possano essere strumenti al servizio del bene comune piuttosto che minacce per le libertà individuali.
Riconoscimento facciale e dati biometrici. Una prima riflessione
Giovanni Sciancalepore
2024
Abstract
Le tecnologie di riconoscimento facciale, alimentate spesso da algoritmi di intelligenza artificiale, rappresentano una delle applicazioni più avanzate, ma anche più controverse, nell’ambito dei dati biometrici. Il quadro normativo, attualmente vigente, sebbene tenti di regolamentare il fenomeno, allo stato rimane incompleto rispetto alla gestione complessiva delle informazioni in esame, specie se in considerazione delle vulnerabilità associate alla tutela delle libertà fondamentali. Emergono, infatti, con forza le criticità legate alla potenziale erosione della “privacy” ed ai rischi di sorveglianza di massa. Occorre, pertanto, invocare un approccio responsabile e consapevole, capace di garantire che queste tecnologie, potenti e pervasive, possano essere strumenti al servizio del bene comune piuttosto che minacce per le libertà individuali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.