Taking the EU Directive 2019/770 on digital content and service contracts as a starting point, this essay investigates the role of consent in the well-established practice of the digital world of offering services “free of charge”, without the provision of a monetary consideration, but after the acquisition of the consent to processing personal data. The essay is aimed at demonstrating how the so-called patrimonialisation of personal data, through the unavoidable conformation of the act of negotiating autonomy to the fundamental principles of the legal system, could strenghts the protection for the person, as a new “weaker party” in the digital context

Prendendo le mosse dalla direttiva UE 2019/770 sui contratti di contenuto e di servizi digitali, il saggio indaga il ruolo del consenso al trattamento dei dati personali nella consolidata prassi del mondo digitale di offrire servizi “gratuitamente”, senza la previsione di un corrispettivo in denaro, ma previa acquisizione del consenso al trattamento. Rifuggendo da aprioristiche classificazioni e indagando la ragione economica concreta dell’operazione, si riconosce la natura corrispettiva ed onerosa di questi contratti: obiettivo del saggio è dimostrare come la c.d. patrimonializzazione dei dati personali, attraverso la conformazione dell’atto di autonomia negoziale ai princípi fondamentali dell’ordinamento giuridico, permetta di rafforzare, anziché affievolire, le forme di tutela della persona, nuovo “soggetto debole” nel contesto digitale.

IL CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI PER LA FORNITURA DI CONTENUTI DIGITALI TRA TUTELA DELLA PERSONA ED INTERESSI DEL MERCATO

BELMONTE ELENA
2022-01-01

Abstract

Taking the EU Directive 2019/770 on digital content and service contracts as a starting point, this essay investigates the role of consent in the well-established practice of the digital world of offering services “free of charge”, without the provision of a monetary consideration, but after the acquisition of the consent to processing personal data. The essay is aimed at demonstrating how the so-called patrimonialisation of personal data, through the unavoidable conformation of the act of negotiating autonomy to the fundamental principles of the legal system, could strenghts the protection for the person, as a new “weaker party” in the digital context
2022
Prendendo le mosse dalla direttiva UE 2019/770 sui contratti di contenuto e di servizi digitali, il saggio indaga il ruolo del consenso al trattamento dei dati personali nella consolidata prassi del mondo digitale di offrire servizi “gratuitamente”, senza la previsione di un corrispettivo in denaro, ma previa acquisizione del consenso al trattamento. Rifuggendo da aprioristiche classificazioni e indagando la ragione economica concreta dell’operazione, si riconosce la natura corrispettiva ed onerosa di questi contratti: obiettivo del saggio è dimostrare come la c.d. patrimonializzazione dei dati personali, attraverso la conformazione dell’atto di autonomia negoziale ai princípi fondamentali dell’ordinamento giuridico, permetta di rafforzare, anziché affievolire, le forme di tutela della persona, nuovo “soggetto debole” nel contesto digitale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4891699
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