La decisione in rassegna sostiene la continuità normativa tra la aggravante (poi abrogata) disciplinata dall’art. 583, comma 2, n. 4, c.p. e la nuova fattispecie prevista dall’art. 583- quinquies c.p. Le conclusioni del supremo Collegio si lasciano apprezzare per la ricostruzione dommatica e per le ricadute sul piano della politica criminale. L’analisi strutturale della fattispecie e i richiami alla collocazione sistematica del tipo criminoso vanificano, come dimostrato dai giudici di legittimità, le censure avanzate dalla difesa della ricorrente.
Sulla continuità normativa tra l’abrogata aggravante dello sfregio permanente al viso (art. 583, comma 2, n. 4) e la ‘nuova’ fattispecie di cui all’art. 583-quinquies c.p.)
Elio Lo Monte
2024
Abstract
La decisione in rassegna sostiene la continuità normativa tra la aggravante (poi abrogata) disciplinata dall’art. 583, comma 2, n. 4, c.p. e la nuova fattispecie prevista dall’art. 583- quinquies c.p. Le conclusioni del supremo Collegio si lasciano apprezzare per la ricostruzione dommatica e per le ricadute sul piano della politica criminale. L’analisi strutturale della fattispecie e i richiami alla collocazione sistematica del tipo criminoso vanificano, come dimostrato dai giudici di legittimità, le censure avanzate dalla difesa della ricorrente.File in questo prodotto:
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