Il contributo propone una riflessione sul paesaggio urbano del Comune di Padula, nel Vallo di Diano, in provincia di Salerno. Qui il centro storico, arroccato nella parte più alta della città, si confronta a valle con la presenza della Certosa e con un sistema diffuso di emergenze archeologiche. A Padula è prevista la realizzazione della stazione della nuova linea dell’Alta Velocità che collega Salerno a Reggio Calabria. L’area scelta è a ridosso del limite sud della città determinato dalla presenza del fiume Tanagro. Se questo da un lato rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo del territorio e per la sua identità turistica, dall’altro lato rischia di sottolineare la disconnessione urbana che oggi caratterizza la città. Il contributo riflette sull’opportunità di costruire una strategia per il futuro della città a partire dal costruire relazioni tra i suoi paesaggi diversificati ed i suoi principali siti di interesse storico e archeologico. Questa è esplorata a partire dalla comprensione del ruolo e del valore paesaggistico ed urbano della Valle dei Mulini, un paesaggio dimenticato trasformato in un’infrastruttura verde, un nuovo spazio pubblico per la città e dispositivo sostenibile di attraversamento del territorio.
Linking landscapes: green infrastructure as a tool for urban connections
	
	
	
		
		
		
		
		
	
	
	
	
	
	
	
	
		
		
		
		
		
			
			
			
		
		
		
		
			
			
				
				
					
					
					
					
						
							
						
						
					
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
			
			
		
		
		
		
	
Luisa Smeragliuolo Perrotta
			2025
Abstract
Il contributo propone una riflessione sul paesaggio urbano del Comune di Padula, nel Vallo di Diano, in provincia di Salerno. Qui il centro storico, arroccato nella parte più alta della città, si confronta a valle con la presenza della Certosa e con un sistema diffuso di emergenze archeologiche. A Padula è prevista la realizzazione della stazione della nuova linea dell’Alta Velocità che collega Salerno a Reggio Calabria. L’area scelta è a ridosso del limite sud della città determinato dalla presenza del fiume Tanagro. Se questo da un lato rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo del territorio e per la sua identità turistica, dall’altro lato rischia di sottolineare la disconnessione urbana che oggi caratterizza la città. Il contributo riflette sull’opportunità di costruire una strategia per il futuro della città a partire dal costruire relazioni tra i suoi paesaggi diversificati ed i suoi principali siti di interesse storico e archeologico. Questa è esplorata a partire dalla comprensione del ruolo e del valore paesaggistico ed urbano della Valle dei Mulini, un paesaggio dimenticato trasformato in un’infrastruttura verde, un nuovo spazio pubblico per la città e dispositivo sostenibile di attraversamento del territorio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


