Le emozioni sono un fatto sociale totale (Mauss, 1972). Esse sono fondamentali per comprendere la società e il suo mutamento. La sociologia delle emozioni è un campo affascinante di studio che esplora il ruolo che esse hanno nella vita sociale e nelle dinamiche delle interazioni umane, nonché come esse siano influenzate dai contesti sociali, dalle strutture culturali e dalle norme collettive. Il suo campo si occupa anche di come le emozioni collettive, come la paura, l’entusiasmo o la rabbia, possano influenzare fenomeni sociali su larga scala, come i movimenti politici, le rivoluzioni o le crisi economiche (Le Bon, 1895; Smelser, 1963). L’idea fondamentale della sociologia delle emozioni è che esse sono una costruzione sociale. Infatti, se, da un lato, tutte le persone sperimentano sensazioni interne come la rabbia, la paura, l’amore o la gioia, dall'altro, il modo in cui esse vengono interpretate, etichettate, espresse e gestite varia enormemente a seconda della cultura. Quindi, sebbene esistano reazioni biologiche simili, le culture differiscono nel modo in cui insegnano ai propri membri a comprendere, esprimere e regolare le emozioni. Persino la conoscenza origina dalle emozioni. Secondo l’interpretazione di Byung-Chul Han, per Heidegger la conoscenza comincia da una emozione, non da una certezza o da un concetto. L’origine del pensiero si trova nel percepire una emozione, che diviene custode dei concetti stessi (Byung-Chul Han, 1996, pp. 39 e 136).

Emozioni, amore e trasformazione sociale

Iorio Gennaro
2025

Abstract

Le emozioni sono un fatto sociale totale (Mauss, 1972). Esse sono fondamentali per comprendere la società e il suo mutamento. La sociologia delle emozioni è un campo affascinante di studio che esplora il ruolo che esse hanno nella vita sociale e nelle dinamiche delle interazioni umane, nonché come esse siano influenzate dai contesti sociali, dalle strutture culturali e dalle norme collettive. Il suo campo si occupa anche di come le emozioni collettive, come la paura, l’entusiasmo o la rabbia, possano influenzare fenomeni sociali su larga scala, come i movimenti politici, le rivoluzioni o le crisi economiche (Le Bon, 1895; Smelser, 1963). L’idea fondamentale della sociologia delle emozioni è che esse sono una costruzione sociale. Infatti, se, da un lato, tutte le persone sperimentano sensazioni interne come la rabbia, la paura, l’amore o la gioia, dall'altro, il modo in cui esse vengono interpretate, etichettate, espresse e gestite varia enormemente a seconda della cultura. Quindi, sebbene esistano reazioni biologiche simili, le culture differiscono nel modo in cui insegnano ai propri membri a comprendere, esprimere e regolare le emozioni. Persino la conoscenza origina dalle emozioni. Secondo l’interpretazione di Byung-Chul Han, per Heidegger la conoscenza comincia da una emozione, non da una certezza o da un concetto. L’origine del pensiero si trova nel percepire una emozione, che diviene custode dei concetti stessi (Byung-Chul Han, 1996, pp. 39 e 136).
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