Il tema della giustizia penale tra riformismo e prospettive costituisce il nucleo del presente lavoro. Esso, assumendo una opzione antiformalistica come metodo, si propone di verificare, alla luce di criteri razionali di politica criminale, la tenuta di una democrazia penale rispetto alle tendenze au toritarie insite in un uso politico del diritto. Infatti, la legislazione penale dell’emergenza, l’abolitio criminis e la separazione delle carriere, presi come modello in una visione di sistema, rappresentano oggi evidenti momenti di verifica per la tenuta di un sistema penale orientato a principi normativo superiori quando, e per come colte in una dimensione unitaria, le strategie di contrasto a fenomeni criminosi finiscono per alimentare la strumentalizzazione della norma penale come momento po pulista di stabilizzazione del consenso sociale. Ed una tale impasse, aspettando Godot, si può supe rare solo con l’affidare al giurista il compito di “vivere” una normatività dinamica, purché figlia di quei valori con i quali tutti noi operatori del diritto, e non, saremo prima o poi chiamati a fare i conti.
Giustizia penale: riformismo e prospettive
Antonino Sessa
2025
Abstract
Il tema della giustizia penale tra riformismo e prospettive costituisce il nucleo del presente lavoro. Esso, assumendo una opzione antiformalistica come metodo, si propone di verificare, alla luce di criteri razionali di politica criminale, la tenuta di una democrazia penale rispetto alle tendenze au toritarie insite in un uso politico del diritto. Infatti, la legislazione penale dell’emergenza, l’abolitio criminis e la separazione delle carriere, presi come modello in una visione di sistema, rappresentano oggi evidenti momenti di verifica per la tenuta di un sistema penale orientato a principi normativo superiori quando, e per come colte in una dimensione unitaria, le strategie di contrasto a fenomeni criminosi finiscono per alimentare la strumentalizzazione della norma penale come momento po pulista di stabilizzazione del consenso sociale. Ed una tale impasse, aspettando Godot, si può supe rare solo con l’affidare al giurista il compito di “vivere” una normatività dinamica, purché figlia di quei valori con i quali tutti noi operatori del diritto, e non, saremo prima o poi chiamati a fare i conti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


