La storia delle elite consente di evidenziare le relazioni esistenti tra società, consuetudini e istituzioni, fornendo una ricostruzione degli elementi costituivi del carattere nazionale di ciascun paese. Ciò è tanto più vero, in quanto nelle attuali condizioni del processo d’integrazione europea è stato avvertito il pericolo che le elite abbandonino la tutela dei simboli e dei valori nazionali di cui sono depositarie a favore di un’identità comunitaria. Eppure l’Europa può costituire una opportunità per affermare il valore storico di quell’identità nazionale degli stati che la compongono, oggi, invece, sovente sottovalutata o ignorata. Il profilo delle elite di Francia e del Regno Unito tra Otto e Novecento, ricostruito attraverso le rispettive storiografie, mostra valori, modelli e meccanismi che ne hanno regolato il processo di formazione e circolazione. In particolare, aristocratici, funzionari, corpo diplomatico, mondo politico, magistrati, esercito, scienze e lettere, alta finanza, proprietari fondiari sono i soggetti dei numerosi studi apparsi in Francia sulle elite della cultura, le personalità pubbliche, gli uomini d’affari, la gente dell’alta società che conferiscono all’identità nazionale una sua precisa fisionomia. Al di là delle differenze regionali dello Stato transalpino, i cui confini si estendono oltre il continente europeo, l’immagine che i francesi hanno della storia del loro paese, sviluppatasi nelle sue varie fasi intorno a ideali ma, soprattutto, grazie a ceti dirigenti coesi e moderni, non cambia: principi, epoche, nomi costituiscono un blocco fortemente radicato nella coscienza collettiva sulla quale si fonda l’unità della nazione. Anche in Gran Bretagna la storiografia è particolarmente attenta ad esaminare le connessioni esistenti tra gli aspetti economici, sociali e politici della realtà nazionale, dedicandosi soprattutto al problema delle differenze di classe. La storia sociale, ma anche quella politica hanno consentito d’interpretare le varie fasi in cui dal medio evo al XX secolo è andata attuandosi in patria la democrazia. Pertanto, pure oltre la Manica lo studio delle elite del potere politico, economico ed intellettuale ha fornito interessanti spunti per la ricostruzione complessiva degli strati dominanti in ciascun campo, i rapporti di forza ad essi interni e la loro evoluzione. Formate da aristocrazie antiche e nuove, responsabili politici e amministratori del potere locale, dirigenti di imprese private e intellettuali, le elite hanno acquisito quindi una loro fisionomia nazionale, mostrando di saper riflettere la storia dei relativi paesi nella coscienza etico-civile dei propri membri. Pertanto, l’individuazione delle reali dinamiche di stabilità-mutamento dei gruppi elitari dagli inizi del XIX secolo al secondo conflitto mondiale oltre la Manica e nello Stato transalpino esprimono bene il complesso sviluppo delle rispettive società, la cui conoscenza appare una necessaria premessa alla comprensione dei differenti comportamenti assunti da Francia e Regno Unito nel rispondere agli interrogativi posti dalla nuova situazione internazionale.

L'Europa delle elite (secoli XIX-XX), Francia e Regno Unito in una prospettiva storiografica comparata

PARRELLA, Roberto
2004-01-01

Abstract

La storia delle elite consente di evidenziare le relazioni esistenti tra società, consuetudini e istituzioni, fornendo una ricostruzione degli elementi costituivi del carattere nazionale di ciascun paese. Ciò è tanto più vero, in quanto nelle attuali condizioni del processo d’integrazione europea è stato avvertito il pericolo che le elite abbandonino la tutela dei simboli e dei valori nazionali di cui sono depositarie a favore di un’identità comunitaria. Eppure l’Europa può costituire una opportunità per affermare il valore storico di quell’identità nazionale degli stati che la compongono, oggi, invece, sovente sottovalutata o ignorata. Il profilo delle elite di Francia e del Regno Unito tra Otto e Novecento, ricostruito attraverso le rispettive storiografie, mostra valori, modelli e meccanismi che ne hanno regolato il processo di formazione e circolazione. In particolare, aristocratici, funzionari, corpo diplomatico, mondo politico, magistrati, esercito, scienze e lettere, alta finanza, proprietari fondiari sono i soggetti dei numerosi studi apparsi in Francia sulle elite della cultura, le personalità pubbliche, gli uomini d’affari, la gente dell’alta società che conferiscono all’identità nazionale una sua precisa fisionomia. Al di là delle differenze regionali dello Stato transalpino, i cui confini si estendono oltre il continente europeo, l’immagine che i francesi hanno della storia del loro paese, sviluppatasi nelle sue varie fasi intorno a ideali ma, soprattutto, grazie a ceti dirigenti coesi e moderni, non cambia: principi, epoche, nomi costituiscono un blocco fortemente radicato nella coscienza collettiva sulla quale si fonda l’unità della nazione. Anche in Gran Bretagna la storiografia è particolarmente attenta ad esaminare le connessioni esistenti tra gli aspetti economici, sociali e politici della realtà nazionale, dedicandosi soprattutto al problema delle differenze di classe. La storia sociale, ma anche quella politica hanno consentito d’interpretare le varie fasi in cui dal medio evo al XX secolo è andata attuandosi in patria la democrazia. Pertanto, pure oltre la Manica lo studio delle elite del potere politico, economico ed intellettuale ha fornito interessanti spunti per la ricostruzione complessiva degli strati dominanti in ciascun campo, i rapporti di forza ad essi interni e la loro evoluzione. Formate da aristocrazie antiche e nuove, responsabili politici e amministratori del potere locale, dirigenti di imprese private e intellettuali, le elite hanno acquisito quindi una loro fisionomia nazionale, mostrando di saper riflettere la storia dei relativi paesi nella coscienza etico-civile dei propri membri. Pertanto, l’individuazione delle reali dinamiche di stabilità-mutamento dei gruppi elitari dagli inizi del XIX secolo al secondo conflitto mondiale oltre la Manica e nello Stato transalpino esprimono bene il complesso sviluppo delle rispettive società, la cui conoscenza appare una necessaria premessa alla comprensione dei differenti comportamenti assunti da Francia e Regno Unito nel rispondere agli interrogativi posti dalla nuova situazione internazionale.
2004
9788888813066
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/1063739
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