I risultati delle elezioni politiche del 2008 presentano caratteristiche di significativa discontinuità rispetto al passato anche recente. Tuttavia molti si sono chiesti se esse segnano una rottura definitiva rispetto alla precedente configurazione del sistema politico italiano o solo un riallineamento che potrebbe essere assorbito alle successive consultazioni. Il volume analizza i risultati elettorali delle elezioni del 2008 mettendoli a confronto con quelli delle elezioni politiche del 2006, utilizzando alcuni indici sintetici allo scopo di apprezzare la misura del cambiamento elettorale oltre i semplici livelli di consenso alle forze politiche. L’analisi dei risultati delle elezioni locali svoltesi tra il 2006 e il 2008 è finalizzata ad individuare la presenza di segnali premonitori del grande cambiamento registrato alle più recenti elezioni politiche. Per valutare la profondità del cambiamento elettorale del 2008 sono stati utilizzati i risultati di due inchieste campionarie post-elettorali appositamente progettate e realizzate. L’analisi si basa sul presupposto che l’individuazione delle determinanti delle scelte di voto e la stima del cambiamento del loro peso in occasione delle due consultazioni potrebbe offrire indicazioni attendibili circa la profondità del cambiamento registrato in occasione delle elezioni del 2008. In primo luogo è stata valutata la coerenza e la continuità della scelta di voto e sono state formulate alcune ipotesi circa il movimento di elettori da uno schieramento all’altro. L’analisi è stata sviluppata considerando insiemi omogenei di variabili. Sono state osservate le “relazioni” che gli elettori hanno con il lavoro (condizione occupazionale, professione, settore, tipo di contratto ecc.) e le caratteristiche socio-anagrafiche. Tra queste il livello di istruzione si rivela la variabile più significativa nella definizione degli orientamenti di voto. L’esame di variabili riferibili alla “cultura politica” e al rapporto con i mezzi di informazione ha consentito di individuare le condizioni in cui maturano con maggiore probabilità scelte di voto di segno diverso. Tuttavia, le indicazioni più promettenti emergono dalla considerazione congiunta delle due dimensioni della partecipazione a reti associative e del coinvolgimento in attività politiche. Sembra emergere, infatti, un vantaggio del centrosinistra tra i cittadini convolti, interessati e attenti alla politica e, nel contempo, inseriti in reti associative politicamente connotate. Tuttavia, la proporzione di questi elettori nel 2008, rispetto al 2006, sembra diminuita probabilmente anche perché un numero consistente di essi ha deciso di disertare le urne.

Politica senza reti. L'Italia al voto nel 2006 e nel 2008

FRUNCILLO, Domenico
2010-01-01

Abstract

I risultati delle elezioni politiche del 2008 presentano caratteristiche di significativa discontinuità rispetto al passato anche recente. Tuttavia molti si sono chiesti se esse segnano una rottura definitiva rispetto alla precedente configurazione del sistema politico italiano o solo un riallineamento che potrebbe essere assorbito alle successive consultazioni. Il volume analizza i risultati elettorali delle elezioni del 2008 mettendoli a confronto con quelli delle elezioni politiche del 2006, utilizzando alcuni indici sintetici allo scopo di apprezzare la misura del cambiamento elettorale oltre i semplici livelli di consenso alle forze politiche. L’analisi dei risultati delle elezioni locali svoltesi tra il 2006 e il 2008 è finalizzata ad individuare la presenza di segnali premonitori del grande cambiamento registrato alle più recenti elezioni politiche. Per valutare la profondità del cambiamento elettorale del 2008 sono stati utilizzati i risultati di due inchieste campionarie post-elettorali appositamente progettate e realizzate. L’analisi si basa sul presupposto che l’individuazione delle determinanti delle scelte di voto e la stima del cambiamento del loro peso in occasione delle due consultazioni potrebbe offrire indicazioni attendibili circa la profondità del cambiamento registrato in occasione delle elezioni del 2008. In primo luogo è stata valutata la coerenza e la continuità della scelta di voto e sono state formulate alcune ipotesi circa il movimento di elettori da uno schieramento all’altro. L’analisi è stata sviluppata considerando insiemi omogenei di variabili. Sono state osservate le “relazioni” che gli elettori hanno con il lavoro (condizione occupazionale, professione, settore, tipo di contratto ecc.) e le caratteristiche socio-anagrafiche. Tra queste il livello di istruzione si rivela la variabile più significativa nella definizione degli orientamenti di voto. L’esame di variabili riferibili alla “cultura politica” e al rapporto con i mezzi di informazione ha consentito di individuare le condizioni in cui maturano con maggiore probabilità scelte di voto di segno diverso. Tuttavia, le indicazioni più promettenti emergono dalla considerazione congiunta delle due dimensioni della partecipazione a reti associative e del coinvolgimento in attività politiche. Sembra emergere, infatti, un vantaggio del centrosinistra tra i cittadini convolti, interessati e attenti alla politica e, nel contempo, inseriti in reti associative politicamente connotate. Tuttavia, la proporzione di questi elettori nel 2008, rispetto al 2006, sembra diminuita probabilmente anche perché un numero consistente di essi ha deciso di disertare le urne.
2010
9788823012998
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/2296124
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact