Il presente lavoro si inscrive in una ricerca che da tempo il “Laboratorio di ricerca per la valutazione dei processi e delle azioni formative”, diretto dal Prof. A.M.Notti, del Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione dell’Università degli studi di Salerno, porta avanti nel duplice intento di conoscere meglio le peculiarità degli studenti che si iscrivono alla Facoltà di Scienze della Formazione e soprattutto per migliorare la qualità del processo formativo. La prima parte della ricerca è documentata nel volume “Le prove di ingresso all’università” (2010), di cui questo è la logica continuazione. Un buon sistema universitario deve prevedere momenti di analisi delle esigenze e dei prerequisiti di tutti gli attori coinvolti nell’intero processo, azioni di pianificazione degli interventi e delle metodologie formative, di valutazione dei risultati conseguiti e di raffronto tra questi ultimi e le esigenze individuate nella prima fase. Attualmente la maggior parte delle Facoltà universitarie si avvale di una gestione programmata degli ingressi. Il ricorso a test per regolamentare gli accessi universitari si è affermato in Italia con il duplice scopo di equilibrare, da un lato, il rapporto tra numero di studenti e qualità e capacità delle strutture universitarie, e, dall’altro, di regolare l’offerta di professionalità richiesta dal mercato. Appare evidente, quindi, l’importanza della costruzione delle prove sia per quel che concerne i contenuti e i saperi minimi e indispensabili da accertare, sia per quel che riguarda la costruzione stessa della prova, la sua precisione, la chiarezza della medesima, la percezione che se ne ricava.
Dalle prove di ingresso alla laurea. Risultati di una ricerca sul corso di laurea in Scienze della formazione Primaria
TAMMARO, ROSANNA;
2012-01-01
Abstract
Il presente lavoro si inscrive in una ricerca che da tempo il “Laboratorio di ricerca per la valutazione dei processi e delle azioni formative”, diretto dal Prof. A.M.Notti, del Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione dell’Università degli studi di Salerno, porta avanti nel duplice intento di conoscere meglio le peculiarità degli studenti che si iscrivono alla Facoltà di Scienze della Formazione e soprattutto per migliorare la qualità del processo formativo. La prima parte della ricerca è documentata nel volume “Le prove di ingresso all’università” (2010), di cui questo è la logica continuazione. Un buon sistema universitario deve prevedere momenti di analisi delle esigenze e dei prerequisiti di tutti gli attori coinvolti nell’intero processo, azioni di pianificazione degli interventi e delle metodologie formative, di valutazione dei risultati conseguiti e di raffronto tra questi ultimi e le esigenze individuate nella prima fase. Attualmente la maggior parte delle Facoltà universitarie si avvale di una gestione programmata degli ingressi. Il ricorso a test per regolamentare gli accessi universitari si è affermato in Italia con il duplice scopo di equilibrare, da un lato, il rapporto tra numero di studenti e qualità e capacità delle strutture universitarie, e, dall’altro, di regolare l’offerta di professionalità richiesta dal mercato. Appare evidente, quindi, l’importanza della costruzione delle prove sia per quel che concerne i contenuti e i saperi minimi e indispensabili da accertare, sia per quel che riguarda la costruzione stessa della prova, la sua precisione, la chiarezza della medesima, la percezione che se ne ricava.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.