La monografia delinea un profilo organico e ragionato intorno alla figura di un pensatore complesso come V. Jankélévitch, il cui lavoro si caratterizza per la ricchezza dei temi e la molteplicità dei riferimenti (fra cui spicca quello a Bergson). La monografia – scandita intorno ad alcuni nuclei tematici emblematici di questo pensatore – la “grazia” (che dà il titolo al volume), la “morte”, la “giustizia”, il “perdono”, la “musica” – intende mostrare l’attualità (filosofica, etica e persino politica) di questo filosofo, apparentemente ‘inattuale’ e lontano dalle mode filosofiche. La sua attualità risiede, in particolare, nella capacità di superare il pensiero moderno (con le tipiche dicotomie soggetto/oggetto, vita/forme, sostanza/modi, individuo/società etc.), come anche quella prospettiva tutta illuministica che pretende di catturare la realtà nelle maglie delle umane rappresentazioni. In vista di articolare una angolazione dello sguardo capace di riconoscere nel reale le molteplici e inafferrabili dinamiche inter-relazionali, nelle quali l’uomo di volta in volta è preso, “al di qua” delle sue strategie intellettualistiche. Il che consente non solo di riformulare diversamente l’ontologia classica, ma anche di prospettare una postura etica meno centrata sull’individuo e più rivolta all’“Altro” (nelle sue molteplici figurazioni).
Charis. Saggio su Jankélévitch
LISCIANI PETRINI, Enrica
2012
Abstract
La monografia delinea un profilo organico e ragionato intorno alla figura di un pensatore complesso come V. Jankélévitch, il cui lavoro si caratterizza per la ricchezza dei temi e la molteplicità dei riferimenti (fra cui spicca quello a Bergson). La monografia – scandita intorno ad alcuni nuclei tematici emblematici di questo pensatore – la “grazia” (che dà il titolo al volume), la “morte”, la “giustizia”, il “perdono”, la “musica” – intende mostrare l’attualità (filosofica, etica e persino politica) di questo filosofo, apparentemente ‘inattuale’ e lontano dalle mode filosofiche. La sua attualità risiede, in particolare, nella capacità di superare il pensiero moderno (con le tipiche dicotomie soggetto/oggetto, vita/forme, sostanza/modi, individuo/società etc.), come anche quella prospettiva tutta illuministica che pretende di catturare la realtà nelle maglie delle umane rappresentazioni. In vista di articolare una angolazione dello sguardo capace di riconoscere nel reale le molteplici e inafferrabili dinamiche inter-relazionali, nelle quali l’uomo di volta in volta è preso, “al di qua” delle sue strategie intellettualistiche. Il che consente non solo di riformulare diversamente l’ontologia classica, ma anche di prospettare una postura etica meno centrata sull’individuo e più rivolta all’“Altro” (nelle sue molteplici figurazioni).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.