Nella Reipublicae Christianopolitanae descriptio (1619), il pastore luterano J.V. Andreä dà vita ad un'esclusiva comunità di giusti personalmente selezionati dalla "Religione" [...] riunendo fra i suoi seguaci quelli che riteneva i più fedeli". Questa scelta fa in modo che l'electa civitas rappresenti, al tempo stesso, un modello di perfezione (al quale i "corrotti" cattolici non possono ambire) e un richiamo ad un maggior rigore per i protestanti L'essere stati predestinati dall'Altissimo fa dei Cristianopolitani anche degli eccellenti amministratori ("coloro che emergono con il favore di Dio, che è il primo motore di tutte le virtù, devono essere onorati per il rispetto stesso di Dio e impiegati nella conduzione degli affari"), i quali, in ogni settore, prestano la loro opera per soddisfare le (esigue) necessità materiali della laboriosa consociazione. Ma, a ben vedere, non è l'efficienza dell'organizzazione sociale (frutto di un encomiabile impegno) l'aspetto del quale i Cristianopolitani sono più orgogliosi. E' piuttosto la perfezione personale - di cui la loro vita è specchio - la quale si manifesta mediante un'adesione totale e incondizionata alle indicazioni evangeliche. Per loro ciò che conta è "temere Dio e amare il prossimo, che è il fondamento della legge divina come della società umana"
Titolo: | Nel nome di Cristo e sotto l'egida di Lutero. Scelta divina e opere umane nell'utopia di J.V. Andreä |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2012 |
Rivista: | |
Abstract: | Nella Reipublicae Christianopolitanae descriptio (1619), il pastore luterano J.V. Andreä dà vita ad un'esclusiva comunità di giusti personalmente selezionati dalla "Religione" [...] riunendo fra i suoi seguaci quelli che riteneva i più fedeli". Questa scelta fa in modo che l'electa civitas rappresenti, al tempo stesso, un modello di perfezione (al quale i "corrotti" cattolici non possono ambire) e un richiamo ad un maggior rigore per i protestanti L'essere stati predestinati dall'Altissimo fa dei Cristianopolitani anche degli eccellenti amministratori ("coloro che emergono con il favore di Dio, che è il primo motore di tutte le virtù, devono essere onorati per il rispetto stesso di Dio e impiegati nella conduzione degli affari"), i quali, in ogni settore, prestano la loro opera per soddisfare le (esigue) necessità materiali della laboriosa consociazione. Ma, a ben vedere, non è l'efficienza dell'organizzazione sociale (frutto di un encomiabile impegno) l'aspetto del quale i Cristianopolitani sono più orgogliosi. E' piuttosto la perfezione personale - di cui la loro vita è specchio - la quale si manifesta mediante un'adesione totale e incondizionata alle indicazioni evangeliche. Per loro ciò che conta è "temere Dio e amare il prossimo, che è il fondamento della legge divina come della società umana" |
Handle: | http://hdl.handle.net/11386/4036253 |
Appare nelle tipologie: | 1.1.2 Articolo su rivista con ISSN |