L’articolo sviluppa una riflessione sulle potenzialità e i limiti delle organizzazioni sindacali e professionali che in Italia stanno elaborando da alcuni anni un’offerta di rappresentanza rivolta ai professionisti indipendenti. Molti di questi vivono una particolare fragilità sociale e lavorativa: sono marginalmente inclusi nel sistema di welfare e affrontano un mercato del lavoro sottoposto a radicali trasformazioni e una persistente crisi economica. La riflessione proposta si avvale degli approcci teorici delle relazioni industriali e degli studi organizzativi. I risultati di un recente progetto di ricerca sui giovani professionisti e il deficit di rappresentanza sono stati il punto di partenza per l'analisi di tre casi studio (ACTA, ReRePre, Consulta delle Professioni), analizzati attraverso interviste mirate ai responsabili, che consentono di individuare le differenti strategie organizzative, le sperimentazioni, le routine d'azione ma anche le relazioni fra organizzazioni. The article aims to assess potentialities and limits of trade unions and professional organisations supplying representation for independent professionals. Many of these professionals are experiencing particularly fragile social and working conditions: they are marginally included in the welfare system and face a radically changing labour market and a persistent economic crisis. The analysis takes advantage of theoretical approaches in the field of Industrial Relations and Organizational Studies. The results of a recent research project on young professionals and the lack of representation are the starting point for the analysis of three case studies (ACTA, ReRePre, Board of Professions -CGIL); through focused interviews the organizational strategies, repertoires of actions and ongoing experimental coalitions are explored.
Frontiere della rappresentanza: potenzialità e limiti organizzativi dell’offerta rivolta ai professionisti indipendenti
CAVALCA, GUIDO GABRIELE
2015
Abstract
L’articolo sviluppa una riflessione sulle potenzialità e i limiti delle organizzazioni sindacali e professionali che in Italia stanno elaborando da alcuni anni un’offerta di rappresentanza rivolta ai professionisti indipendenti. Molti di questi vivono una particolare fragilità sociale e lavorativa: sono marginalmente inclusi nel sistema di welfare e affrontano un mercato del lavoro sottoposto a radicali trasformazioni e una persistente crisi economica. La riflessione proposta si avvale degli approcci teorici delle relazioni industriali e degli studi organizzativi. I risultati di un recente progetto di ricerca sui giovani professionisti e il deficit di rappresentanza sono stati il punto di partenza per l'analisi di tre casi studio (ACTA, ReRePre, Consulta delle Professioni), analizzati attraverso interviste mirate ai responsabili, che consentono di individuare le differenti strategie organizzative, le sperimentazioni, le routine d'azione ma anche le relazioni fra organizzazioni. The article aims to assess potentialities and limits of trade unions and professional organisations supplying representation for independent professionals. Many of these professionals are experiencing particularly fragile social and working conditions: they are marginally included in the welfare system and face a radically changing labour market and a persistent economic crisis. The analysis takes advantage of theoretical approaches in the field of Industrial Relations and Organizational Studies. The results of a recent research project on young professionals and the lack of representation are the starting point for the analysis of three case studies (ACTA, ReRePre, Board of Professions -CGIL); through focused interviews the organizational strategies, repertoires of actions and ongoing experimental coalitions are explored.File | Dimensione | Formato | |
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