La rappresentazione di estese divisioni agrarie nelle carte degli agrimensori romani era propedeutica alle assegnazioni coloniali che dislocavano migliaia di famiglie sul territorio italico e provinciale. Si trattava di una cartografia di progetto che prefigurava gli assetti territoriali successivi alle bonifiche, alle regimentazioni idrauliche, alla sistemazione della viabilità principale e rurale. Questo lavoro intende dimostrare come le idee consolidate e condivise negli studi moderni circa le informazioni contenute nelle antiche formae e le modalità grafiche di rappresentazione siano per alcuni aspetti fuorvianti e approssimative. In quanto documenti pubblici destinati in molti casi ad una esposizione permanente, le annotazioni scritte che corredavano le griglie delle divisioni agrarie per essere leggibili non potevano scendere sotto una certa dimensione e ciò avrebbe comportato una dilatazione inusitata dello spazio rappresentativo. Ci si propone pertanto di dimostrare che i livelli informativi grafici e testuali non erano tutti sovrapponibili in mancanza di un concetto di scala di rappresentazione rigorosamente applicabile; diventava allora necessario il frazionamento dei tematismi in più mappe/formae, connesse da una logica multiscalare e orientate da control ground points macroscopici e tutelati nella loro materializzazione a terra da una severa legislazione.

Struttura logica della produzione cartografica degli agrimensori romani

Elio De Magistris
2018-01-01

Abstract

La rappresentazione di estese divisioni agrarie nelle carte degli agrimensori romani era propedeutica alle assegnazioni coloniali che dislocavano migliaia di famiglie sul territorio italico e provinciale. Si trattava di una cartografia di progetto che prefigurava gli assetti territoriali successivi alle bonifiche, alle regimentazioni idrauliche, alla sistemazione della viabilità principale e rurale. Questo lavoro intende dimostrare come le idee consolidate e condivise negli studi moderni circa le informazioni contenute nelle antiche formae e le modalità grafiche di rappresentazione siano per alcuni aspetti fuorvianti e approssimative. In quanto documenti pubblici destinati in molti casi ad una esposizione permanente, le annotazioni scritte che corredavano le griglie delle divisioni agrarie per essere leggibili non potevano scendere sotto una certa dimensione e ciò avrebbe comportato una dilatazione inusitata dello spazio rappresentativo. Ci si propone pertanto di dimostrare che i livelli informativi grafici e testuali non erano tutti sovrapponibili in mancanza di un concetto di scala di rappresentazione rigorosamente applicabile; diventava allora necessario il frazionamento dei tematismi in più mappe/formae, connesse da una logica multiscalare e orientate da control ground points macroscopici e tutelati nella loro materializzazione a terra da una severa legislazione.
2018
9788894123289
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