La storia delle levatrici, piuttosto trascurata dalla storiografia italiana, è decisiva per comprendere pienamente il ruolo delle donne e dell’istituzione della famiglia nell’Italia postunitaria. Essa fa emergere la complessità, le sfumature e talvolta le contraddizioni dei modelli femminili. La ricerca storica, soprattutto di area anglosassone, ha colto l’indiscutibile rilevanza del ruolo delle levatrici. Come rappresentanti delle professioni sanitarie, sono, infatti, presenti nel volume di Willem Tousijn (2000), dove si intrecciano ricostruzione storica e indagine sociologica. Se la storia dell’ostetricia è relativamente conosciuta per i secoli XVII e XVIII grazie alle opere di Mireill Laget (1982) e di Jacques Gélis (1988), il XIX secolo rimane in gran parte da scrivere. In Italia, Laura Guidi, Claudia Pancino e Alessandra Gissi hanno tracciato un quadro del cammino compiuto dalle levatrici nel corso dell’Ottocento e del Novecento per la propria affermazione professionale. In queste pagine si propone una breve rassegna su questi temi rileggendo i testi e cercando di mettere a fuoco, in modo particolare, la questione della professionalizzazione della levatrice e il suo effettivo riconoscimento come figura professionale.

La figura della levatrice: un percorso storiografico

CICATIELLO, CLOTILDE
2013-01-01

Abstract

La storia delle levatrici, piuttosto trascurata dalla storiografia italiana, è decisiva per comprendere pienamente il ruolo delle donne e dell’istituzione della famiglia nell’Italia postunitaria. Essa fa emergere la complessità, le sfumature e talvolta le contraddizioni dei modelli femminili. La ricerca storica, soprattutto di area anglosassone, ha colto l’indiscutibile rilevanza del ruolo delle levatrici. Come rappresentanti delle professioni sanitarie, sono, infatti, presenti nel volume di Willem Tousijn (2000), dove si intrecciano ricostruzione storica e indagine sociologica. Se la storia dell’ostetricia è relativamente conosciuta per i secoli XVII e XVIII grazie alle opere di Mireill Laget (1982) e di Jacques Gélis (1988), il XIX secolo rimane in gran parte da scrivere. In Italia, Laura Guidi, Claudia Pancino e Alessandra Gissi hanno tracciato un quadro del cammino compiuto dalle levatrici nel corso dell’Ottocento e del Novecento per la propria affermazione professionale. In queste pagine si propone una breve rassegna su questi temi rileggendo i testi e cercando di mettere a fuoco, in modo particolare, la questione della professionalizzazione della levatrice e il suo effettivo riconoscimento come figura professionale.
2013
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4710808
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