Gli anni Settanta conoscono una recrudescenza senza precedenti della criminalità urbana, come evidenziano i dati statistici. I film del genere poliziottesco colgono la violenza diffusa nella società e ne cristallizzano l’immaginario in un rapporto di mutuo scambio tra realtà e finzione. Cronaca e cinema procedono di pari passo nella narrazione di una violenza che si afferma già dalla fine degli anni Sessanta per poi attenuarsi dopo il 1978.
Addio alla società semplice. L’immaginario della violenza e il poliziottesco
Marcello Ravveduto
2019
Abstract
Gli anni Settanta conoscono una recrudescenza senza precedenti della criminalità urbana, come evidenziano i dati statistici. I film del genere poliziottesco colgono la violenza diffusa nella società e ne cristallizzano l’immaginario in un rapporto di mutuo scambio tra realtà e finzione. Cronaca e cinema procedono di pari passo nella narrazione di una violenza che si afferma già dalla fine degli anni Sessanta per poi attenuarsi dopo il 1978.File in questo prodotto:
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