Il serventese "Donne piatose, diventate crude" è il pianto di una donna per il suo infido seduttore, i cui versi centrali volgarizzano l’episodio della morte di Narciso secondo il racconto ovidiano di Met. III, 402-510. Il testo, tràdito adespoto da undici manoscritti, distingue la narrazione della voce femminile dal volgarizzamento ovidiano mediante l’adozione di due diversi schemi metrico-rimici. Tuttavia, nella versione trasmessa da un solo testimone, lo schema dei versi iniziali e finali viene esteso all’intero componimento con inevitabili conseguenze sul piano testuale. Il saggio fornisce l’edizione critica di entrambe le redazioni del serventese, cercando di individuarne i rapporti, e avanza cautamente un’ipotesi circa la paternità del componimento.
Un volgarizzamento ovidiano in versi
Raffaele Cesaro
2018
Abstract
Il serventese "Donne piatose, diventate crude" è il pianto di una donna per il suo infido seduttore, i cui versi centrali volgarizzano l’episodio della morte di Narciso secondo il racconto ovidiano di Met. III, 402-510. Il testo, tràdito adespoto da undici manoscritti, distingue la narrazione della voce femminile dal volgarizzamento ovidiano mediante l’adozione di due diversi schemi metrico-rimici. Tuttavia, nella versione trasmessa da un solo testimone, lo schema dei versi iniziali e finali viene esteso all’intero componimento con inevitabili conseguenze sul piano testuale. Il saggio fornisce l’edizione critica di entrambe le redazioni del serventese, cercando di individuarne i rapporti, e avanza cautamente un’ipotesi circa la paternità del componimento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.