La comparazione del pensiero politico di Dante Alighieri e di Aristotele, nell'ottica del costituzionalista, permette di cogliere momenti di straordinaria continuità e insieme attualità, soprattutto nella prospettiva cosmopolita che accomuna i due protagonisti del pensiero umano. La rilettura della lettera di Aristotele ad Alessandro sul governo del mondo, oggi sempre più spesso valutata come autentica dai filologi, e la dimostrazione dell'influenza che essa ha potuto svolgere sulla Monarchia dantesca, colloca Dante e il "maestro di color che sanno" fra quegli autori illuminati (da Kant a Kelsen ad Habermass), che individuano nella dimensione globale e nel ruolo della legge il contesto e lo strumento per assicurare giustizia e pace all'umanità.
Dante, Aristotele e il governo ideale
Marco Galdi
2019-01-01
Abstract
La comparazione del pensiero politico di Dante Alighieri e di Aristotele, nell'ottica del costituzionalista, permette di cogliere momenti di straordinaria continuità e insieme attualità, soprattutto nella prospettiva cosmopolita che accomuna i due protagonisti del pensiero umano. La rilettura della lettera di Aristotele ad Alessandro sul governo del mondo, oggi sempre più spesso valutata come autentica dai filologi, e la dimostrazione dell'influenza che essa ha potuto svolgere sulla Monarchia dantesca, colloca Dante e il "maestro di color che sanno" fra quegli autori illuminati (da Kant a Kelsen ad Habermass), che individuano nella dimensione globale e nel ruolo della legge il contesto e lo strumento per assicurare giustizia e pace all'umanità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.