Introduzione. Nell’arco della loro carriera universitaria, gli studenti sono esposti a forte stress a causa di diversi problemi accademici, familiari, relazionali, economici o di salute. In questa popolazione si osservano spesso uso di sostanze, ansia, depressione e suicidi. Questo studio si pone l’obiettivo di impiegare la Brain Wave Modulation (Hirai, 1975; Cozzolino & Celia, 2016) per la riduzione dello stress in una popolazione di studenti universitari. La BWM si inserisce nel filone di metodiche mente-corpo già ampiamente validate in letteratura (Regehr & Pitts, 2013). A differenza di queste ultime, la BWM presenta alcuni vantaggi quali la facilità di apprendimento e la flessibilità d’impiego. Metodo. Nella ricerca è stato adottato un disegno fattoriale 2X2 e i partecipanti (N=306) sono studenti universitari iscritti al primo anno del Corso di Laurea in Scienze Motorie. I soggetti sono stati assegnati casualmente a due gruppi: sperimentale, esposto ad un intervento psicoeducativo, che consisteva nello sviluppare una completa comprensione dei processi di prevenzione e riduzione dello stress, seguito da una sessione di BWM, e di controllo, esposto alla sola Psicoeducazione. La BWM nasce dall’interazione fra lo studio del dialogo mente-corpo, tecniche di rilassamento e meditazione da una prospettiva neuroscientifica. Lo stress è stato misurato utilizzando il Distress Themometer (Donovan, Grassi, McGinty, & Jacobsen, 2014). Risultati. I risultati dell’ANOVA mista svolta sulla dimensione dello stress, per il gruppo di soggetti partecipanti, mostrano la presenza di un effetto statisticamente significativo nell’interazione tra il fattore gruppo (sperimentale e controllo) e il fattore tempo (prima e dopo), (F(1,304) = 66.96; p <.001; 2p =.18). Conclusioni. In conclusione, possiamo affermare che, oltre ai vantaggi sopra descritti, la BWM consente una significativa riduzione della percezione dello stress anche con l’impiego di una singola sessione.

Una ricerca sulla riduzione dello stress in studenti universitari con l’impiego della metodica mente-corpo: Brain wave modulation.

Mauro Cozzolino;Laura Girelli;
2019-01-01

Abstract

Introduzione. Nell’arco della loro carriera universitaria, gli studenti sono esposti a forte stress a causa di diversi problemi accademici, familiari, relazionali, economici o di salute. In questa popolazione si osservano spesso uso di sostanze, ansia, depressione e suicidi. Questo studio si pone l’obiettivo di impiegare la Brain Wave Modulation (Hirai, 1975; Cozzolino & Celia, 2016) per la riduzione dello stress in una popolazione di studenti universitari. La BWM si inserisce nel filone di metodiche mente-corpo già ampiamente validate in letteratura (Regehr & Pitts, 2013). A differenza di queste ultime, la BWM presenta alcuni vantaggi quali la facilità di apprendimento e la flessibilità d’impiego. Metodo. Nella ricerca è stato adottato un disegno fattoriale 2X2 e i partecipanti (N=306) sono studenti universitari iscritti al primo anno del Corso di Laurea in Scienze Motorie. I soggetti sono stati assegnati casualmente a due gruppi: sperimentale, esposto ad un intervento psicoeducativo, che consisteva nello sviluppare una completa comprensione dei processi di prevenzione e riduzione dello stress, seguito da una sessione di BWM, e di controllo, esposto alla sola Psicoeducazione. La BWM nasce dall’interazione fra lo studio del dialogo mente-corpo, tecniche di rilassamento e meditazione da una prospettiva neuroscientifica. Lo stress è stato misurato utilizzando il Distress Themometer (Donovan, Grassi, McGinty, & Jacobsen, 2014). Risultati. I risultati dell’ANOVA mista svolta sulla dimensione dello stress, per il gruppo di soggetti partecipanti, mostrano la presenza di un effetto statisticamente significativo nell’interazione tra il fattore gruppo (sperimentale e controllo) e il fattore tempo (prima e dopo), (F(1,304) = 66.96; p <.001; 2p =.18). Conclusioni. In conclusione, possiamo affermare che, oltre ai vantaggi sopra descritti, la BWM consente una significativa riduzione della percezione dello stress anche con l’impiego di una singola sessione.
2019
978-88-6335-188-0
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4745054
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