In the document “Life skills education in school” (1994), the Global Organization of Healtcare underlines the fundamental role of educational environments, both institutional and not-institutional, in the promotion of health in an inclusive perspective, as result of a global involvement of the individual in bio-psycho-social view, also through the acquisition of like skills. This paper aims to highlight the fundamental role of motor activities which, more than other disciplines, offer the opportunity to involve pupils in learning globally, placing them in situations of direct interaction, proximity and sharing of spaces and rules, that require communicative, resolutive and relational skills such as in broader social contexts. Emerges from this perspective the inclusive effectiveness of phisycal education, defined as the “hinge discipline” between the cognitive, social, cultural and affective dimensions (National Indications 2012-2018), which implicitly promote the acquisition of skills for life, involving the student in a position of absolute centrality and interchange with others and the environment. Nel documento “Life skills education in school” (1994), l’OMS sottolinea il ruolo fondamentale degli ambienti di formazione, istituzionali e non, nella promozione della salute in un’ottica inclusiva, considerata il risultato di un coinvolgimento globale dell’individuo in chiave bio-psico-sociale, anche attraverso l’acquisizione delle like skills. Il presente contributo si propone di sottolineare il ruolo privilegiato delle attività motorie che, più di altre discipline, offrono l’occasione di coinvolgere globalmente i soggetti dell’apprendimento, ponendoli in situazioni di interazione diretta, di vicinanza e di condivisione di spazi e regole, che richiedono capacità comunicative, risolutive e di relazione proprie di contesti sociali più ampi. Emerge da tale prospettiva, l’efficacia inclusiva dell’educazione fisica, definita “disciplina cerniera” tra gli ambiti cognitivo, sociale, culturale e affettivo (Indicazioni Nazionali 2012-2018), che promuovono implicitamente l’acquisizione di competenze per la vita, immergendo il soggetto dell’apprendimento in una posizione di assoluta centralità e di interscambio con l’ambiente e con gli altri.
Inclusive motor activities and life skills development in educational field
Cristiana D’Anna
;Valeria Minghelli;Filippo Gomez Paloma
2020-01-01
Abstract
In the document “Life skills education in school” (1994), the Global Organization of Healtcare underlines the fundamental role of educational environments, both institutional and not-institutional, in the promotion of health in an inclusive perspective, as result of a global involvement of the individual in bio-psycho-social view, also through the acquisition of like skills. This paper aims to highlight the fundamental role of motor activities which, more than other disciplines, offer the opportunity to involve pupils in learning globally, placing them in situations of direct interaction, proximity and sharing of spaces and rules, that require communicative, resolutive and relational skills such as in broader social contexts. Emerges from this perspective the inclusive effectiveness of phisycal education, defined as the “hinge discipline” between the cognitive, social, cultural and affective dimensions (National Indications 2012-2018), which implicitly promote the acquisition of skills for life, involving the student in a position of absolute centrality and interchange with others and the environment. Nel documento “Life skills education in school” (1994), l’OMS sottolinea il ruolo fondamentale degli ambienti di formazione, istituzionali e non, nella promozione della salute in un’ottica inclusiva, considerata il risultato di un coinvolgimento globale dell’individuo in chiave bio-psico-sociale, anche attraverso l’acquisizione delle like skills. Il presente contributo si propone di sottolineare il ruolo privilegiato delle attività motorie che, più di altre discipline, offrono l’occasione di coinvolgere globalmente i soggetti dell’apprendimento, ponendoli in situazioni di interazione diretta, di vicinanza e di condivisione di spazi e regole, che richiedono capacità comunicative, risolutive e di relazione proprie di contesti sociali più ampi. Emerge da tale prospettiva, l’efficacia inclusiva dell’educazione fisica, definita “disciplina cerniera” tra gli ambiti cognitivo, sociale, culturale e affettivo (Indicazioni Nazionali 2012-2018), che promuovono implicitamente l’acquisizione di competenze per la vita, immergendo il soggetto dell’apprendimento in una posizione di assoluta centralità e di interscambio con l’ambiente e con gli altri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.