La letteratura della catastrofe occupa un ruolo cruciale all’interno della cultura settecentesca dei Lumi, in particolare di quella dell’Italia meridionale. Fra i generi letterari impiegati dagli intellettuali vi è anche il dialogo, che due autori ‘minori’ come il calabrese Onofrio De Colaci (1746-1799) e il pugliese Francesco Antonio Astore (1742-1799) utilizzano per commentare rispettivamente il terremoto del 1783 e l’eruzione del Vesuvio del 1794. Entrambi, proprio attraverso la morfologia dialogica, offrono un’importante testimonianza della sensibilità illuministica di fronte ai disastri naturali, distinguendo tra vero e falso sapere, tra scienza e superstizione, tra primato delle cose e fantasie poetiche. Le due opere in questione, i "Dialoghi intorno a’ tremuoti" e i "Dialoghi sul Vesuvio", costituiscono dunque un esempio significativo della possibilità e della necessità di indagare il pensiero dei Lumi nel Mezzogiorno con le lenti della critica letteraria.
Ragionando di catastrofi: due voci 'minori' dell'Illuminismo meridionale
Alessio Bottone
2022-01-01
Abstract
La letteratura della catastrofe occupa un ruolo cruciale all’interno della cultura settecentesca dei Lumi, in particolare di quella dell’Italia meridionale. Fra i generi letterari impiegati dagli intellettuali vi è anche il dialogo, che due autori ‘minori’ come il calabrese Onofrio De Colaci (1746-1799) e il pugliese Francesco Antonio Astore (1742-1799) utilizzano per commentare rispettivamente il terremoto del 1783 e l’eruzione del Vesuvio del 1794. Entrambi, proprio attraverso la morfologia dialogica, offrono un’importante testimonianza della sensibilità illuministica di fronte ai disastri naturali, distinguendo tra vero e falso sapere, tra scienza e superstizione, tra primato delle cose e fantasie poetiche. Le due opere in questione, i "Dialoghi intorno a’ tremuoti" e i "Dialoghi sul Vesuvio", costituiscono dunque un esempio significativo della possibilità e della necessità di indagare il pensiero dei Lumi nel Mezzogiorno con le lenti della critica letteraria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.