The knowledge and appreciation of cultural heritage represents a challenge from an educational point of view, since it is not only aimed at the dissemination of culture per se but is also useful in shaping people capable of recognising themselves in an area through the appreciation of what it offers in terms of culture. The role of institutions and, more generally, of education, is to offer the most innovative means to foster this cognitive process, adapting them to the needs of pupils in terms of cognitive and learning styles. The aim of this contribution is to analyse the educational potential of digital storytelling, an educational tool that is wide-spread in the world of education and beyond. Digital storytelling will be considered as a means not only of cultural transmission, but also of simplexity, i.e., capable of supporting whoever uses it, during the teaching-learning process, in dealing with the complexity inherent in the process itself, specifically when linked to museum-type teaching. The aim is not only to grasp the importance of the tool and its relation to simplexity, but to try to understand how it can also become a support of inclusion.

La conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale rappresenta una sfida sotto il profilo educativo, in quanto non è volta solo alla diffusione della cultura in sé, bensì utile a plasmare esseri in grado di riconoscersi in un territorio mediante l’apprezzamento di ciò che esso offre sotto il profilo culturale. Ruolo delle istituzioni e, più in generale, dell’educazione, è quello di offrire dei mezzi quanto più innovativi al fine di favorire tale processo conoscitivo, adeguandoli ai bisogni degli alunni in termini di stili cognitivi e di apprendimento. Il presente contributo ha l’obiettivo di analizzare il potenziale educativo del digital storytelling, strumento educativo in larga diffusione nel mondo non solo dell’istruzione. In particolar modo verrà preso in considerazione il digital storytelling come mezzo non solo di trasmissione culturale, bensì di semplessità, cioè in grado di supportare chiunque ne fruisca, durante il processo di insegnamento-apprendimento, nell’affrontare la complessità insita nel processo medesimo, nello specifico quando legata ad una didattica di tipo museale. L’obiettivo non è solo cogliere l’importanza dello strumento e la sua relazione alla semplessità, bensì tentare di comprendere come questi possa divenire altresì fautore dell’inclusione.

DIGITAL STORYTELLING, MUSEUM EDUCATION AND INCLUSION: SIMPLEXITY PERSPECTIVES

Alessio Di Paolo
;
Iolanda Zollo
2023-01-01

Abstract

The knowledge and appreciation of cultural heritage represents a challenge from an educational point of view, since it is not only aimed at the dissemination of culture per se but is also useful in shaping people capable of recognising themselves in an area through the appreciation of what it offers in terms of culture. The role of institutions and, more generally, of education, is to offer the most innovative means to foster this cognitive process, adapting them to the needs of pupils in terms of cognitive and learning styles. The aim of this contribution is to analyse the educational potential of digital storytelling, an educational tool that is wide-spread in the world of education and beyond. Digital storytelling will be considered as a means not only of cultural transmission, but also of simplexity, i.e., capable of supporting whoever uses it, during the teaching-learning process, in dealing with the complexity inherent in the process itself, specifically when linked to museum-type teaching. The aim is not only to grasp the importance of the tool and its relation to simplexity, but to try to understand how it can also become a support of inclusion.
2023
978 88 6022 468 2
La conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale rappresenta una sfida sotto il profilo educativo, in quanto non è volta solo alla diffusione della cultura in sé, bensì utile a plasmare esseri in grado di riconoscersi in un territorio mediante l’apprezzamento di ciò che esso offre sotto il profilo culturale. Ruolo delle istituzioni e, più in generale, dell’educazione, è quello di offrire dei mezzi quanto più innovativi al fine di favorire tale processo conoscitivo, adeguandoli ai bisogni degli alunni in termini di stili cognitivi e di apprendimento. Il presente contributo ha l’obiettivo di analizzare il potenziale educativo del digital storytelling, strumento educativo in larga diffusione nel mondo non solo dell’istruzione. In particolar modo verrà preso in considerazione il digital storytelling come mezzo non solo di trasmissione culturale, bensì di semplessità, cioè in grado di supportare chiunque ne fruisca, durante il processo di insegnamento-apprendimento, nell’affrontare la complessità insita nel processo medesimo, nello specifico quando legata ad una didattica di tipo museale. L’obiettivo non è solo cogliere l’importanza dello strumento e la sua relazione alla semplessità, bensì tentare di comprendere come questi possa divenire altresì fautore dell’inclusione.
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