La vittima è l’eroe del nostro tempo, protagonista di una «mitologia» presentista, narcisista e nostalgica. Una «patologia del ricordo» che ha dato voce a testimoni in cerca di riconoscimento civile come approdo identitario. Il trauma generato dalle crisi di legittimazione della nazione è il fulcro della vittimizzazione. Per questa strada si fanno avanti i revisionismi delle «cause perdute» che tornano in scena alimentando l’ossessione del nemico. Nella storia della Repubblica il paradigma, innestato sull’immaginario vittimario del Nation building, è attivato dalla violenza degli anni Settanta e scatenato dalla crisi indotta dall’omicidio di Aldo Moro, coincidente con la trasformazione del sistema mediale: la neotelevisione mediatizza il trauma alimentato dalla scia dei lutti (la strage di Bologna, il terremoto dell’Irpina, il caso di Alfredo Rampi). In questo scenario il presidente Pertini assume il ruolo di sacerdote che accoglie il lutto e lo mette in sintonia con la «Repubblica del dolore».
IL PARADIGMA VITTIMARIO DELLA REPUBBLICA: STORIA, MEMORIA E MEDIA
Marcello Ravveduto
2022-01-01
Abstract
La vittima è l’eroe del nostro tempo, protagonista di una «mitologia» presentista, narcisista e nostalgica. Una «patologia del ricordo» che ha dato voce a testimoni in cerca di riconoscimento civile come approdo identitario. Il trauma generato dalle crisi di legittimazione della nazione è il fulcro della vittimizzazione. Per questa strada si fanno avanti i revisionismi delle «cause perdute» che tornano in scena alimentando l’ossessione del nemico. Nella storia della Repubblica il paradigma, innestato sull’immaginario vittimario del Nation building, è attivato dalla violenza degli anni Settanta e scatenato dalla crisi indotta dall’omicidio di Aldo Moro, coincidente con la trasformazione del sistema mediale: la neotelevisione mediatizza il trauma alimentato dalla scia dei lutti (la strage di Bologna, il terremoto dell’Irpina, il caso di Alfredo Rampi). In questo scenario il presidente Pertini assume il ruolo di sacerdote che accoglie il lutto e lo mette in sintonia con la «Repubblica del dolore».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.