The break in the epistemology of knowledge caused by the rise of theories of complexity leads to the need for a redefinition of methodologies and didactics, including in the field of human movement and sport sciences. The debate about the pedagogical models proposed in teachers’ education demands a new direction that avoids nonintentionally educative views of the body and human movement. This article explores an educational approach that promotes sustainable didactics, guiding disciplines’ knowledge towards an interpretative use of the various fields of bodily experience, and enhancing the diversification of the spaces where the experience itself takes place. In this perspective, the pedagogy of outdoor education in urban or natural contexts, redrawing borders, and places of wellbeing, represents a meaningful indicator for enhancing school wellbeing, and active and healthy lifestyles, along with a learning opportunity in a non-linear perspective.

La rottura nell’epistemologia della conoscenza avvenuta con l’affermarsi delle teorie della complessità comporta la necessità di una ridefinizione delle metodologie e delle didattiche anche nel campo delle scienze motorie e sportive. Il dibattito sui modelli pedagogici proposti nella formazione degli insegnanti necessita di un rinnovato indirizzo, che rifugga approcci che interpretano il corpo, ed il suo movimento, in forme non intenzionalmente educative. L’articolo si muove nel contesto di un approccio formativo che promuova didattiche sostenibili, che orienti i saperi disciplinari all’uso interpretativo dei molteplici campi dell’esperienza corporea e che valorizzi la diversificazione degli spazi in cui questa esperienza prende forma. In questa logica, la prospettiva pedagogica dell’Outdoor Education in contesto urbano o naturale, ridisegnando anche confini e luoghi del benessere, costituisce un segnale significativo per valorizzare il benessere scolastico, per promuovere stili di vita sani e attivi nonché un’opportunità di apprendimento in una prospettiva non lineare.

Per una ecologia del movimento: prospettive sostenibili nella formazione degli insegnanti di Scienze Motorie e Sportive

Borgogni, Antonio;Agosti, Valeria
2022-01-01

Abstract

The break in the epistemology of knowledge caused by the rise of theories of complexity leads to the need for a redefinition of methodologies and didactics, including in the field of human movement and sport sciences. The debate about the pedagogical models proposed in teachers’ education demands a new direction that avoids nonintentionally educative views of the body and human movement. This article explores an educational approach that promotes sustainable didactics, guiding disciplines’ knowledge towards an interpretative use of the various fields of bodily experience, and enhancing the diversification of the spaces where the experience itself takes place. In this perspective, the pedagogy of outdoor education in urban or natural contexts, redrawing borders, and places of wellbeing, represents a meaningful indicator for enhancing school wellbeing, and active and healthy lifestyles, along with a learning opportunity in a non-linear perspective.
2022
La rottura nell’epistemologia della conoscenza avvenuta con l’affermarsi delle teorie della complessità comporta la necessità di una ridefinizione delle metodologie e delle didattiche anche nel campo delle scienze motorie e sportive. Il dibattito sui modelli pedagogici proposti nella formazione degli insegnanti necessita di un rinnovato indirizzo, che rifugga approcci che interpretano il corpo, ed il suo movimento, in forme non intenzionalmente educative. L’articolo si muove nel contesto di un approccio formativo che promuova didattiche sostenibili, che orienti i saperi disciplinari all’uso interpretativo dei molteplici campi dell’esperienza corporea e che valorizzi la diversificazione degli spazi in cui questa esperienza prende forma. In questa logica, la prospettiva pedagogica dell’Outdoor Education in contesto urbano o naturale, ridisegnando anche confini e luoghi del benessere, costituisce un segnale significativo per valorizzare il benessere scolastico, per promuovere stili di vita sani e attivi nonché un’opportunità di apprendimento in una prospettiva non lineare.
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