Il saggio affronta la questione dei limiti alla portabilità della posizione individuale di previdenza complementare, sviluppando la tesi che tale questione deve essere affrontata considerando la portabilità non già soltanto quale espressione dei valori del mercato che pure influenzano la disciplina della previdenza complementare, ma anche quale vantaggio sociale, ovvero quale fondamentale strumento di tutela previdenziale per lavoratori destinati ad una sempre maggiore mobilità anche professionale
La portabilità dei fondi di previdenza complementare come "vantaggio sociale"
S.P. Emiliani
2011-01-01
Abstract
Il saggio affronta la questione dei limiti alla portabilità della posizione individuale di previdenza complementare, sviluppando la tesi che tale questione deve essere affrontata considerando la portabilità non già soltanto quale espressione dei valori del mercato che pure influenzano la disciplina della previdenza complementare, ma anche quale vantaggio sociale, ovvero quale fondamentale strumento di tutela previdenziale per lavoratori destinati ad una sempre maggiore mobilità anche professionaleFile in questo prodotto:
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