Riassunto · Il punto di partenza della mia analisi è la disamina della formazione giovanile di Sanguineti, quando la lingua francese – per lui e per molti intellettuali di area torinese – è il vei- colo privilegiato per la lettura e la fruizione della ‘letteratura mondiale’. Il nodo centrale dell’a- nalisi interpretativa è la messa al vaglio del rapporto tra il Sanguineti giovane poeta e critico e gli intellettuali delle nuove avanguardie francesi, con alcuni dei quali condivide gli appuntamenti a Cerisy-la-Salle. Negli stessi anni, Sanguineti diventa “amico fedele” di Roland Barthes, con le opere del quale aveva precocemente iniziato un fruttuoso dialogo ; nella biblioteca personale di Sanguineti si trovano innumerevoli testi di Barthes sia in francese sia tradotti in italiano, con dediche autografe e soprattutto ampiamente annotati. Di conseguenza l’analisi si svolge lungo due linee convergenti : la prima è l’analisi della presenza di Barthes nella produzione critica sanguinetiana, a partire dagli studi sul mito ; la seconda è il tentativo di capire la funzione delle annotazioni che possono avere maggior rilevanza e come si pongano rispetto alla particolare attenzione che Sanguineti rivolge al semiologo francese. La comprensione compiuta di questo rapporto, con tutte le sue implicazioni, è possibile solo allargando la visuale a tutto un contesto di intellettuali e artisti che, tra la fine degli anni cinquanta e l’inizio degli anni ottanta, condivido- no la scelta della ricerca letteraria e culturale, nel tentativo di far emergere come solo attraverso scambi culturali e rapporti umani diretti si era giunti all’elaborazione di una Weltanschauung all’altezza di tempi così complessi. abstractAbout Sanguineti and France. Reflections on some privileged relationships : Roland Barthes and beyond · The starting point of my analysis is the examination of Sanguineti’s youthful ed- ucation, when the French language – for him and for many intellectuals living in the Turin area – was the privileged vehicle for reading and enjoying “world literature”. The central point of such analysis is the investigation of the relationship between Sanguineti as a young poet and critic and the intellectuals of the French new avant-garde, with some of whom he shared ac- tivities at the Cerisy-la-Salle conferences. It is around this time that Sanguineti became a “faith- ful friend” of Roland Barthes, with whose works he had started a fruitful dialogue that lasted decades. In Sanguineti’s personal library countless texts by Barthes, both in French and in Ital- ian, can be found, many of which autographed and dedicated copies, and all extensively anno- tated by the Genoese poet. Consequently, my analysis follows two converging lines : on the one hand, the presence of Barthes in Sanguineti’s critical production, starting from his studies on the myth ; on then other, the function of the most fruitful and extended annotations and their relation to the dialogue between these two literary figures. The complete understanding of this connection, with all its implications, is possible only by widening the view to a whole context of intellectuals and artists who, between the end of the Fifties and the beginning of the Eighties, shared common cultural preoccupations. The subjacent idea is to bring out how only through cultural exchanges and direct human relationships was it possible to develop a Weltanschauung worthy of such complex times.

A proposito di Sanguineti e la Francia. Riflessioni su alcuni rapporti privilegiati : Roland Barthes e non solo

Erminio Risso
2023-01-01

Abstract

Riassunto · Il punto di partenza della mia analisi è la disamina della formazione giovanile di Sanguineti, quando la lingua francese – per lui e per molti intellettuali di area torinese – è il vei- colo privilegiato per la lettura e la fruizione della ‘letteratura mondiale’. Il nodo centrale dell’a- nalisi interpretativa è la messa al vaglio del rapporto tra il Sanguineti giovane poeta e critico e gli intellettuali delle nuove avanguardie francesi, con alcuni dei quali condivide gli appuntamenti a Cerisy-la-Salle. Negli stessi anni, Sanguineti diventa “amico fedele” di Roland Barthes, con le opere del quale aveva precocemente iniziato un fruttuoso dialogo ; nella biblioteca personale di Sanguineti si trovano innumerevoli testi di Barthes sia in francese sia tradotti in italiano, con dediche autografe e soprattutto ampiamente annotati. Di conseguenza l’analisi si svolge lungo due linee convergenti : la prima è l’analisi della presenza di Barthes nella produzione critica sanguinetiana, a partire dagli studi sul mito ; la seconda è il tentativo di capire la funzione delle annotazioni che possono avere maggior rilevanza e come si pongano rispetto alla particolare attenzione che Sanguineti rivolge al semiologo francese. La comprensione compiuta di questo rapporto, con tutte le sue implicazioni, è possibile solo allargando la visuale a tutto un contesto di intellettuali e artisti che, tra la fine degli anni cinquanta e l’inizio degli anni ottanta, condivido- no la scelta della ricerca letteraria e culturale, nel tentativo di far emergere come solo attraverso scambi culturali e rapporti umani diretti si era giunti all’elaborazione di una Weltanschauung all’altezza di tempi così complessi. abstractAbout Sanguineti and France. Reflections on some privileged relationships : Roland Barthes and beyond · The starting point of my analysis is the examination of Sanguineti’s youthful ed- ucation, when the French language – for him and for many intellectuals living in the Turin area – was the privileged vehicle for reading and enjoying “world literature”. The central point of such analysis is the investigation of the relationship between Sanguineti as a young poet and critic and the intellectuals of the French new avant-garde, with some of whom he shared ac- tivities at the Cerisy-la-Salle conferences. It is around this time that Sanguineti became a “faith- ful friend” of Roland Barthes, with whose works he had started a fruitful dialogue that lasted decades. In Sanguineti’s personal library countless texts by Barthes, both in French and in Ital- ian, can be found, many of which autographed and dedicated copies, and all extensively anno- tated by the Genoese poet. Consequently, my analysis follows two converging lines : on the one hand, the presence of Barthes in Sanguineti’s critical production, starting from his studies on the myth ; on then other, the function of the most fruitful and extended annotations and their relation to the dialogue between these two literary figures. The complete understanding of this connection, with all its implications, is possible only by widening the view to a whole context of intellectuals and artists who, between the end of the Fifties and the beginning of the Eighties, shared common cultural preoccupations. The subjacent idea is to bring out how only through cultural exchanges and direct human relationships was it possible to develop a Weltanschauung worthy of such complex times.
2023
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