Se il sistema educativo è connesso a tutte le dinamiche sociali e storiche, è quanto meno avventato indivi-duare nei social e nelle piattaforme digitali i soli responsabili della violenza, della maleducazione e della volgarità di cui è impregnata la nostra società. Assumere la coscienza critica di sé stessi sarebbe il primo passo per arginare la violenza, perché la libertà del soggetto contrassegna la possibilità e la capacità di aderire a valori morali, civili e politici. Per coltivare una coscienza responsabile che curi interiorità e indivi-dualità, sarebbe opportuno ribadire che la competenza digitale non è semplicemente tecnologica, ma pre-vede il coinvolgimento della dimensione sociale e relazionale, cognitiva e morale. Analizzando criticamente, in modo interdisciplinare, alcune dinamiche sociali che, nel corso del tempo, hanno registrato "vittime" della fama e della furia del "popolo", si potrebbe alimentare una riflessione pedagogica che, interrogando “il pas-sato con la massima forza del presente”, riesca a traversarlo per spingerlo fuori di sé.

"Viva e moia": riflessioni pedagogiche inattuali su gogna mediatica e pensiero critico

Nunzia D'Antuono
2025

Abstract

Se il sistema educativo è connesso a tutte le dinamiche sociali e storiche, è quanto meno avventato indivi-duare nei social e nelle piattaforme digitali i soli responsabili della violenza, della maleducazione e della volgarità di cui è impregnata la nostra società. Assumere la coscienza critica di sé stessi sarebbe il primo passo per arginare la violenza, perché la libertà del soggetto contrassegna la possibilità e la capacità di aderire a valori morali, civili e politici. Per coltivare una coscienza responsabile che curi interiorità e indivi-dualità, sarebbe opportuno ribadire che la competenza digitale non è semplicemente tecnologica, ma pre-vede il coinvolgimento della dimensione sociale e relazionale, cognitiva e morale. Analizzando criticamente, in modo interdisciplinare, alcune dinamiche sociali che, nel corso del tempo, hanno registrato "vittime" della fama e della furia del "popolo", si potrebbe alimentare una riflessione pedagogica che, interrogando “il pas-sato con la massima forza del presente”, riesca a traversarlo per spingerlo fuori di sé.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4906655
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