A dieci anni dalla sua entrata in vigore, l’A. esamina l’attuale assetto delle tutele a favore del lavoratore subordinato in caso di licenziamento illegittimo previste dal d.lgs. n. 23/2015. L’originario regime, che aveva graduato, in senso crescente, i livelli di tutela in funzione della durata del rapporto di lavoro e ulteriormente ridotto, rispetto a quanto previsto dal riformulato art. 18 l. n. 300/70, l’area della reintegrazione, è stato più volte sottoposto al vaglio della Corte costituzionale. Attraverso la disamina delle singole disposizioni vengono passati in rassegna gli interventi della Consulta che hanno contribuito ad eliminare le disarmonie del testo legislativo rendendolo conforme ai principi, costituzionali, europei ed internazionali. In tutte le pronunce della Corte è infatti emersa una irragionevole tendenza del legislatore a frustrare, attraverso un livellamento verso il basso delle tutele, il diritto del lavoratore ingiustificatamente licenziato, a prescindere dalle dimensioni dell’impresa presso la quale è addetto, ad ottenere un congruo indennizzo.
Le attuali tutele in caso di licenziamento illegittimo alla prova della giurisprudenza della Corte Costituzionale
Capece Marco
2025
Abstract
A dieci anni dalla sua entrata in vigore, l’A. esamina l’attuale assetto delle tutele a favore del lavoratore subordinato in caso di licenziamento illegittimo previste dal d.lgs. n. 23/2015. L’originario regime, che aveva graduato, in senso crescente, i livelli di tutela in funzione della durata del rapporto di lavoro e ulteriormente ridotto, rispetto a quanto previsto dal riformulato art. 18 l. n. 300/70, l’area della reintegrazione, è stato più volte sottoposto al vaglio della Corte costituzionale. Attraverso la disamina delle singole disposizioni vengono passati in rassegna gli interventi della Consulta che hanno contribuito ad eliminare le disarmonie del testo legislativo rendendolo conforme ai principi, costituzionali, europei ed internazionali. In tutte le pronunce della Corte è infatti emersa una irragionevole tendenza del legislatore a frustrare, attraverso un livellamento verso il basso delle tutele, il diritto del lavoratore ingiustificatamente licenziato, a prescindere dalle dimensioni dell’impresa presso la quale è addetto, ad ottenere un congruo indennizzo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.