La rivoluzione costituzionale del 1820-21 a Napoli inaugurò uno spazio di intensa partecipazione dei cittadini alla vita dello Stato. Tra le pratiche della cittadinanza, un posto di assoluto rilievo è rappresentato dalle petizioni inviate dai cittadini al Parlamento nazionale. In questi scritti, le interpretazioni del Decennio francese risultano uno “sfondo” essenziale per fornire giustificazione alle aspettative politiche del presente. Emerge, quindi, una memoria “selettiva” di quell’epoca che non smette mai di condizionare i progetti di rigenerazione costituzionale del Regno.
Una memoria “selettiva”: il Decennio francese nelle petizioni inviate al parlamento nazionale delle Due Sicilie del 1820-21
DARIO MARINO
2020
Abstract
La rivoluzione costituzionale del 1820-21 a Napoli inaugurò uno spazio di intensa partecipazione dei cittadini alla vita dello Stato. Tra le pratiche della cittadinanza, un posto di assoluto rilievo è rappresentato dalle petizioni inviate dai cittadini al Parlamento nazionale. In questi scritti, le interpretazioni del Decennio francese risultano uno “sfondo” essenziale per fornire giustificazione alle aspettative politiche del presente. Emerge, quindi, una memoria “selettiva” di quell’epoca che non smette mai di condizionare i progetti di rigenerazione costituzionale del Regno.File in questo prodotto:
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