L’Embodied Cognition sostiene che la cognizione è “incarnata” perché la conoscenza passa innanzitutto attraverso le percezioni sensoriali che stabiliscono un’interazione tra il corpo e il mondo esteriore. Tra esse, il tatto riveste un ruolo privilegiato poiché stimola la curiosità e favorisce lo sviluppo del linguaggio, della memoria e dell’immaginazione, partecipando alla costruzione delle immagini mentali del bambino. Il valore pedagogico della percezione tattile è ancor più rilevante per i bambini con disabilità visiva poiché attraverso l’esplorazione dell’ambiente circostante concorre allo sviluppo della capacità di orientamento nello spazio e di interazione con gli altri. A tal riguardo, la tecnologia può fornire degli importanti strumenti di supporto. In particolare, con la stampa 3D è possibile produrre dei manufatti didattici che attraverso l’esperienza tattile possono contribuire a migliorare i processi di apprendimento sia per i bambini vedenti che per i bambini con disabilità visiva. Date queste premesse, il presente studio si propone di realizzare attraverso l’utilizzo della stampante 3D, la stampa di alcuni reperti archeologici risalenti al periodo egizio e di proporli come dispositivo didattico a supporto dell’insegnamento della storia in una classe della scuola primaria dove vi sia la presenza di bambini con disabilità visiva con il duplice obiettivo di osservare le possibili implicazioni per l’apprendimento e per il processo di inclusione della classe.
Didattica innovativa e stampa 3D per migliorare l’accessibilità dei bambini con disabilità visiva nella scuola primaria.
ADDOLORATA AMADORO;LUCIA CAMPITIELLO
2024
Abstract
L’Embodied Cognition sostiene che la cognizione è “incarnata” perché la conoscenza passa innanzitutto attraverso le percezioni sensoriali che stabiliscono un’interazione tra il corpo e il mondo esteriore. Tra esse, il tatto riveste un ruolo privilegiato poiché stimola la curiosità e favorisce lo sviluppo del linguaggio, della memoria e dell’immaginazione, partecipando alla costruzione delle immagini mentali del bambino. Il valore pedagogico della percezione tattile è ancor più rilevante per i bambini con disabilità visiva poiché attraverso l’esplorazione dell’ambiente circostante concorre allo sviluppo della capacità di orientamento nello spazio e di interazione con gli altri. A tal riguardo, la tecnologia può fornire degli importanti strumenti di supporto. In particolare, con la stampa 3D è possibile produrre dei manufatti didattici che attraverso l’esperienza tattile possono contribuire a migliorare i processi di apprendimento sia per i bambini vedenti che per i bambini con disabilità visiva. Date queste premesse, il presente studio si propone di realizzare attraverso l’utilizzo della stampante 3D, la stampa di alcuni reperti archeologici risalenti al periodo egizio e di proporli come dispositivo didattico a supporto dell’insegnamento della storia in una classe della scuola primaria dove vi sia la presenza di bambini con disabilità visiva con il duplice obiettivo di osservare le possibili implicazioni per l’apprendimento e per il processo di inclusione della classe.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.