Il contributo si occupa di analizzare la politica di sicurezza interna del primo periodo fascista e come l’intervento sulla legislazione si unisse a filo doppio al rafforzamento del ruolo svolto dagli apparati di polizia. La prevenzione come sistema, produceva una riorganizzazione che rappresentava uno degli strumenti a disposizione del regime per fascistizzare la società italiana. In particolare alle forze di Polizia, così come per altri versi ai Carabinieri, all’OVRA e al MVSN, spettava la cura di quelle azioni preventive e repressive tese a creare e tener viva un atmosfera generale di “armonia” con la politica mussoliniana. Il momento repressivo attuato dal regime ebbe a livello di ordine sociale un’importanza rilevante, così come per la pubblica sicurezza e l’ordine sociale ebbero altrettanta importanza quei momenti che si possono definire di formazione e prevenzione, premesse indispensabili per un’azione di fascistizzazione in profondità di ampi strati della società italiana. Tali strumenti completavano quel modello di sicurezza interna che si basava su un’evoluzione prima applicativa e poi normativa strumentale a garantire il controllo sui nemici del regime e ad ampliare il consenso.

Pubblica sicurezza e ordine sociale nello Stato fascista

LUISE, GIANLUCA
2009

Abstract

Il contributo si occupa di analizzare la politica di sicurezza interna del primo periodo fascista e come l’intervento sulla legislazione si unisse a filo doppio al rafforzamento del ruolo svolto dagli apparati di polizia. La prevenzione come sistema, produceva una riorganizzazione che rappresentava uno degli strumenti a disposizione del regime per fascistizzare la società italiana. In particolare alle forze di Polizia, così come per altri versi ai Carabinieri, all’OVRA e al MVSN, spettava la cura di quelle azioni preventive e repressive tese a creare e tener viva un atmosfera generale di “armonia” con la politica mussoliniana. Il momento repressivo attuato dal regime ebbe a livello di ordine sociale un’importanza rilevante, così come per la pubblica sicurezza e l’ordine sociale ebbero altrettanta importanza quei momenti che si possono definire di formazione e prevenzione, premesse indispensabili per un’azione di fascistizzazione in profondità di ampi strati della società italiana. Tali strumenti completavano quel modello di sicurezza interna che si basava su un’evoluzione prima applicativa e poi normativa strumentale a garantire il controllo sui nemici del regime e ad ampliare il consenso.
2009
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