Il paradigma della vulnerabilità è sempre più al centro della pratica dei diritti. L’uso crescente dei termini vulnerabilità, gruppi vulnerabili, sia nell’agenda 2030 dell’Onu che nelle politiche dell’Unione europea e nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo mostra come esso sia diventato un criterio argomentativo essenziale per ricomporre una molteplicità di figure soggettive che richiedono una protezione aperta alle specificità di volta in volta emergenti. Specificità che evidenziano i rischi di discriminazione e marginalizzazione sociale e che ci interrogano sul senso e sui fondamenti della convivenza e del legame sociale, consegnandoci la radice dinamica e pluralista dei diritti.
Alle radici della normatività giuridica. Vulnerabilità e pratica dei diritti.
Valeria GIORDANO
2025
Abstract
Il paradigma della vulnerabilità è sempre più al centro della pratica dei diritti. L’uso crescente dei termini vulnerabilità, gruppi vulnerabili, sia nell’agenda 2030 dell’Onu che nelle politiche dell’Unione europea e nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo mostra come esso sia diventato un criterio argomentativo essenziale per ricomporre una molteplicità di figure soggettive che richiedono una protezione aperta alle specificità di volta in volta emergenti. Specificità che evidenziano i rischi di discriminazione e marginalizzazione sociale e che ci interrogano sul senso e sui fondamenti della convivenza e del legame sociale, consegnandoci la radice dinamica e pluralista dei diritti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


